PATTI
La
statua venne, quindi, portata
sulla rupe sovrastante, in una
chiesetta già esistente, che, però,
successivamente dovette
essere ampliata più volte per ospitare
i fedeli, che vi giungevano in gran numero,
attratti dalla fama miracolosa della
Madonna Nera del Tindari, a Patti.
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Introduzione
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Patti è tra i comuni più
importanti della provincia di Messina (ha circa 15.000 abitanti) il
quarto per grandezza dopo Messina ,
Barcellona Pozzo di Gotto e Milazzo. Oltre ad
uffici amministrativi e pubblici, essa è sede della Diocesi omonima,
che comprende ben 45 comuni. Fa parte fa parte del
Consorzio
Tindari-Nebrodi, essendo il comune più importante della Catena dei
Nebrodi.
All’interno del comune di Patti si trovano le
frazioni di Tindari e Marinello, con i loro scavi archeologici e
l’importante Santuario della Madonna Nera del Tindari. Tant’è che si
fa risalire l’origine dei primi insediamenti all'VIII secolo a.C.
La sua denominazione si fa risalire da un termine greco significante
“presso le acque”.
Proprio per le preziose vestigia
e presenze la città denota una spiccata vocazione turistica,
avvalorata da 12 km di spiagge e lidi balneari, fatte di
sabbie, faraglioni e grotte. Tra le attività
economiche Patti vanta un artigianato delle ceramiche assai
pregevole, sia artistiche che d’uso quotidiano. Essendo la
produzione fatta anche da piccoli laboratori, le ceramiche possono
essere acquistate in loco, a ricordo di una bella vacanza. Oltre
le spiagge, Patti può offrire, anche, la riserva naturale orientata
di Marinello per salubri escursioni in una natura incontaminata.
Istituita nel 1998, la
riserva naturale orientata Laghetti di Marinello si estende
per oltre 400 ettari (è in gestione alla provincia di Messina). Tra
le sue peculiarità vi sono, senz’altro , i laghetti salmastri del
litorale. Creati dall’azione del mare con l’approfondimento del
fondale marino, sembra
che risalgano al 1877,
anche se la leggenda che li lega alla Madonna Nera del Tindari pone
la loro memoria nel mito.
Dal centro storico, ricco di vicoli medievali, si può godere della
spettacolare vista della riviera di ponente del golfo omonimo. Dalla
frazione Sorrentini (a 500 sul mare), invece, il panorama
comprende tutto il golfo e
delle montagne fino alla
visuale dell'Etna.
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