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Patti e la Madonna Nera del Tindari
Introduzione
Gli scavi di Tyndaris
La Villa romana di Patti marina
Storia di una città governativa
Archeologia ed arte a Patti
Patti tra Natura e Natura
 
 
 
La Madonna Nera di Tindari
Il culto delle Madonne Nere
L'origine orientale del culto
Altre interpretazioni sui Simulacri
L'icona ritrovata
Le leggende di Marinello
 
Video su Patti
Video sulla Madonna Nera
 
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PATTI

      La statua venne, quindi, portata
   sulla rupe sovrastante, in una
   chiesetta già esistente, che, però,
   successivamente  dovette essere
   ampliata più volte per ospitare
   i fedeli, che vi giungevano in gran
   numero, attratti dalla fama
   miracolosa  della Madonna Nera
   del Tindari, a Patti.

   

    Altre interpretazioni sui
    Simulacri

   
     
     

 

 

Madonna della Candelaria (Tenerife, Isole Canarie)

you - 2 ottobre 2009

 
 


da Wikimedia Commons
 

 Esistono, in verità, altre interpretazioni non legate al culto mariano della Chiesa Cattolica. Secondo la teoria di Stephen Benko, le Madonne Nere sarebbero  collegate al culto della Grande Madre Terra. In epoca pagana, infatti, il colore scuro era legato a quello della terra fertile. Tra le divinità antiche vi erano quelle di Iside e Cerere, detta anche Demetra (in greco “ghe-mater”, che significa madre-terra), a volte colorate di scuro. Ambedue le dee erano addolorate per la perdita di Osiride, la prima, mentre di Proserpina, la seconda. A questa interpretazione si ricollega l'antica iconografia di Iside, che la raffigurava con in grembo il figlio Horus. Il culto egiziano venne assorbito nella religiosità pagana dei romani, che a sua volta avrebbe influenzato la rappresentazione della Vergine Maria.

Così come narra la leggenda della Madonna di Tindari, alcuni naufragi avrebbero diffuso il culto di Madonne nere. In primis a Cagliari, dove dopo un naufragio, i sardi avrebbero ritrovato l’icona di Santa Maria di Bonaria. La venerazione di essa si diffuse dalla Sardegna alla Spagna, essendo allora l’isola sotto il dominio catalano. A sua volta, come accennato, dopo un altro naufragio, venne ritrovata a Tenerife, nelle Canarie, la Virgen de Candelaria.  Poiché le navi. che facevano rotta per le Americhe, partivano dalle Canarie, il culto della Madonna nera di Tenerife conquistò i nuovi cristiani dell’America del Sud (ad esempio il santuario della Madonna di Copacabana o la Madonna di Oropa, patrona di Lomas del Mirador in Argentina).

Come attestato da Monique Scheer, il colore nero della Madonna in Germania non era mai stato rilevato dai fedeli. Solo nel periodo della controriforma vi furono lamentele, che i preti cattolici giustificavano come segno dell'antichità della venerazione ad esse rivolta.
Ma fu verso la fine del XIX secolo che il colore della “pelle” di tali Madonne venne rilevato con una interpretazione razzista del problema. Fu data la colpa al deterioramento fisico delle raffigurazioni, sottolineando, comunque, il loro forte significato simbolico. Anzi, la loro “caratteristica” ne ha fatto un’icona di maggior presa e devozione. (come si legge, pure, in una lettera, del 1856, di Karl Marx a sua moglie).

 
 

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