PATTI
La statua venne, quindi, portata
sulla rupe sovrastante, in una
chiesetta già esistente, che, però,
successivamente dovette
essere ampliata più volte per ospitare
i fedeli, che vi giungevano in gran numero,
attratti dalla fama miracolosa della
Madonna Nera del Tindari, a Patti.
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La Madonna Nera di Tindari
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Legata alla statua lignea della Madonna del Tindari non
poteva che essere legata ad una leggenda.
Si narra che essa
fosse trasportata via mare da una nave, che, per sfuggire ad una
terribile tempesta, ormeggiò all’interno della baia. Il giorno
seguente, nonostante numerosi tentativi, la nave non ne voleva
sapere di riprendere il largo. Pensando che fosse colpo
dell’eccessivo carico, i marinai trasportarono sulla spiaggia molto
di esso, ma solo quando sbarcarono la statua, miracolosamente,
poterono riprendere il viaggio. I contadini del luogo, colpiti
dal ritrovamento, pensarono di portarla sul monte che sovrasta i
laghetti di Marinello, ponendola in una piccola chiesa ivi presente.
I miracoli e la fama di essi piano piano si diffuse in ogni luogo,
tanto che, per il gran numero dei pellegrini, la chiesetta dovette
essere ampliata più e più volte.
In effetti, si disconosce
quando la statua sia stata posta nella chiesetta del promontorio, a
strapiombo sul mare di Marinello. Essendo realizzata in legno di
cedro scuro del Libano, si suppone sia arrivata dall’Oriente nel
periodo dell'iconoclastia, che va dal VIII al IX secolo (nel periodo
di regno dell’imperatore bizantino Leone III l’Isaurico, 717 a. C. -
741 a. C.). Sua coeva è, probabilmente, la Madonna nera dipinta su
legno di cedro del Libano, venerata nel santuario di Vena, nella
zona di Piedimonte Etneo. La chiesa originale fu distrutta da un
assalto dei pirati algerini nel 1544. Prontamente fu riedificata tra
il 1552 e il 1598. Recentemente è stato realizzato un vero e
proprio Santuario della Madonna Nera. Per volontà del vescovo
Giuseppe Pullano, oggi godiamo di una splendida e ampia Basilica,
inaugurata nel 1979. Ogni anno, il 7 settembre, ivi viene
festeggiata la Madonna Nera del Tindari.
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