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Patti e la Madonna Nera del Tindari
Introduzione
Gli scavi di Tyndaris
La Villa romana di Patti marina
Storia di una città governativa
Archeologia ed arte a Patti
Patti tra Natura e Natura
 
 
 
La Madonna Nera di Tindari
Il culto delle Madonne Nere
L'origine orientale del culto
Altre interpretazioni sui Simulacri
L'icona ritrovata
Le leggende di Marinello
 
Video su Patti
Video sulla Madonna Nera
 
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PATTI

      La statua venne, quindi, portata
   sulla rupe sovrastante, in una
   chiesetta già esistente, che, però,
   successivamente  dovette essere
   ampliata più volte per ospitare
   i fedeli, che vi giungevano in gran
   numero, attratti dalla fama
   miracolosa  della Madonna Nera
   del Tindari, a Patti.

   

    Il culto delle Madonne Nere

   
     
     

 

 

La Madonna Nera di Częstochowa

Emman - 25 giugno 2006

 
 


da Wikimedia Commons
 

 Contrariamente a quello che si può pensare, il culto di Madonne Nere è molto diffuso. Non solo in Italia, ma anche in Francia e Spagna, e in molte altre nazioni sparse un po’ ovunque. Oltre la Madonna Nera del Tindari a Patti, ne esistono molte altre, anch’esse famosissime, come: la Madonna di Loreto nelle vicinanze di Ancona, quella di Częstochowa in Polonia o la Vergine della Candelaria di Tenerife, nelle Canarie. Tuttavia, molto spesso è diffusa l’adorazione di Madonne antiche o già conosciute. Nel Mezzogiorno d’Italia, ad esempio, è venerata la raffigurazione della Santa Maria di Costantinopoli, così come nel mondo esistono santuari della Madonna di Loreto.

Esse hanno rappresentazioni scultoree o pittoriche. Molto spesso le Madonne portano seduto in grembo il Bambino Gesù.
Molto spesso la colorazione del volto deriva da “inconvenienti tecnici”. Una copertura di foglia d’oro può ossidarsi, assumendo un colore scuro, o l’uso di vernici a base di piombo, che possono alteransi nei pigmenti stessi del colore. Quest’ultimo è il caso
della Madonna spagnola di Montserrat.
Spesso, però, la fisionomia della Vergine assume i caratteri somatici della popolazione dei suoi fedeli, come, in Messico, Nostra Signora di Guadalupe o altre Madonne africane.
In realtà gli storici hanno solo in rari casi, l’interpretazione dei culti di simulacri così caratteristici. Molto spesso l’origine è molto precedente alle testimonianze scritte, il che comporta l’interpretazione solo delle fonti leggendarie.
Tra le ipotesi avanzate vi è quella del carattere simbolico del colore scuro, che rappresenterebbe il dolore della Madonna così dipinta (le
"madonne addolorate"). Legandosi, altresì, ad un passo del Vangelo di San Luca (“Quanto a te, Maria, il dolore ti colpirà come colpisce una spada”, Luca, 2, 35), il colore scuro sarebbe ad esso collegato, come dimostrazione dell’antichità dell’opera stessa. 
 
 

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