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LA SICILIA BIZANTINA
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Il Cristianesimo "conquista" Sicilia e siciliani

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Bullet7blu.gif (869 byte) Alla dominazione bizantina
segue quella araba

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Leggende - La Madonna nera
del Tindari

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LA SICILIA BIZANTINA
    
La comunità cristiana di Siracusa
     è stata la prima figlia di San Pietro,
     e la prima dedicata a Cristo dopo
     quella di Antiochia
“. (Sull'epigrafe
     nella cattedrale di Santa Lucia a
     Siracusa)
   
    Leggende - La sfortunata
     principessa.
   
     
     

 
   

Abside della basilica di San Vitale a Ravenna, decorata con mosaici bizantini (compiuti entro il 547). Cristo offre la corona di martire a San Vitale, mentre un angelo offre un modello di chiesa al vescovo Ecclesio. 

Testus - 5 Febbraio 2008
 

 
 

da Wikimedia Commons

 

In periodo bizantino si diffuse una leggenda riguardante il nome della Sicilia e l'origine dei siciliani. Essa assomiglia molto al brano biblico di Adamo ed Eva.
Narra la leggenda di una bellissima ma sfortunata principessa del Libano, che si chiamava, appunto, Sicilia. Alla sua nascita le era stato predetto da un'oracolo che al compimento dei 15 anni d'età avrebbe dovuto lasciare il regno su una barchetta, altrimenti sarebbe stata pasto dell’ingordo «Greco-levante», che si sarebbe mostrato sotto le mostruose forme di un gatto mammone.
Quando fu tempo, il re e la regina piangenti la posero su una barca, e, da sola, le fecero prendere il largo come l'oracolo aveva voluto e predetto. Le onde fecero il resto. Dopo tre mesi la barchetta si arenò su una spiaggia deserta, ma bellissima, piena di fiori e di frutti. Nello sconforto più assoluto la sfortunata principessa pianse lacrime amare.
Come vogliono le leggende, vi fu un colpo di scena: ecco che dalla boscaglia apparse un bellissimo ragazzo. Il giovane la confortò e le offrì tutto il suo amore. In seguito le spiegò che l'isola era deserta perchè tutti i suoi abitanti erano morti a causa di una tremenda peste e che il loro destino sarebbe stato quello di ripopolarla. Da loro sarebbe nata una razza "forte e gentile" e che l'isola avrebbe preso il suo nome:Sicilia. Così avvenne. I siciliani, gente "forte e gentile", si sparsero per tutta l'isola, dalle spiagge ai monti dell'interno.

I due studiosi, Salomone Marino ed il Pitrè, che riportano la leggenda, ne individuano l'origine nell’antica favola di Egesta: Anche in essa si parla di Egesta abbandonata su una barca dal padre Ippota per salvarla dall'ira del dio Nettuno. Approdata anch'essa in Sicilia, fu sposa di Crìmiso, dando origine all’eroe Aceste, citato da Virgilio nel quinto libro dell’Eneide.
Lo studioso Santi Correnti pone attenzione, invece, sull’ingordo «Greco-levante». Egli in esso individua l'impero Bizantino (in Sicilia dal 535 d. C. all’827 d.C.), mal visto in Sicilia a causa del pesante fiscalismo. Santi Correnti riporta che era uso in Sicilia dire ai bambini cattivi, per farli intimorire: Vidi ca vénunu i greci! (bada che stanno per venire i bizantini).

 
 

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