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  La Villa del Casale
  di Piazza Armerina
   
     
Testo di Di Sabrina Fara    

 
 

Scena di caccia, mosaico. Villa Romana del Casale, Piazza Armerina, Sicilia.

 

AlMare - Agosto 2005
 
 

 

da Wikimedia Commons

 

Decorazioni esterne:    La triplice porta monumentale che costituisce l’ingresso (10) della villa presenta fontane sia sulla parte interna sia sulla parte esterna. Al centro del peristilio (19) si trova una fontana mistilinea con un bacino centrale e due minori di forma semicircolare alle sue estremità. Al centro della grande sala absidata (35) si trova una fontana. Altre fontane sono poste nelle absidi del peristilio ovoidale(46).

 Decorazioni interne:   L’ingresso (10) della villa era interamente abbellito da una decorazione pittorica di cui oggi rimangono pochi resti e che rappresentano (sulla parete di destra) figure a grandezza naturale di cui restano solo i piedi. Sul lato est della porta si trova un’insegna militare ornata da    medaglioni – ritratto. Tutto l’insieme ha carattere militare e trionfale.

Nel vestibolo (18) si trova un mosaico geometrico che rappresenta una cerimonia di benvenuto per il proprietario, del mosaico rimangono pochi resti: tre personaggi di cui uno barbuto che tiene un candelabro ed altri due con ramoscelli. Nella parte inferiore si intravedono altre tre persone di cui una tiene in mano una tavoletta (un coro?).

Il pavimento del sacellum absidato (19a)è decorato con un mosaico geometrico con al centro una foglia d’edera dentro una corona; un altro ramo d’edera si trova in una fascia davanti all’abside. Questa raffigurazione (edera) presente anche in altri ambienti della villa potrebbe essere interpretata come una sorta di stemma del proprietario.

Il portico del peristilio(19) è decorato con un mosaico che rappresenta protomi di animali entro corone di alloro. Nella latrina privata (2) si trova un mosaico che rappresenta vari animali. Sul lato nord della villa troviamo un appartamento di carattere privato: gli ambienti 22 e 23 destinati al personale di servizio sono ornati da mosaici geometrici. Gli ambienti 26 e 29 sono stanze da letto precedute da anticamere, i mosaici di queste stanze sono di carattere erotico: una scena di ratto (27) ed una pesca di eroti (29). Sulle pareti vi sono resti di pitture. Nella sala successiva (30) si trova il mosaico detto della “Piccola Caccia”. Il soggetto che rappresenta e la sua esposizione a sud fanno ritenere che si tratti di una cenatio (stanza da pranzo) invernale. Il mosaico è diviso in registri: in quello più alto è raffigurata una scena di caccia alla volpe; al centro del registro successivo è rappresentato un sacrificio a Diana, dea della caccia. Sulla sinistra un cinghiale è trasportato da due cacciatori; sulla destra un altro cacciatore tiene una lepre. La parte centrale del mosaico rappresenta la scena di un pasto all’aperto, alcuni cacciatori distesi su uno stibadium (divano da pranzo semicircolare) mentre vengono serviti da alcuni servi. Sui lati ci sono scene di caccia alla lepre. L’ultimo registro in basso riproduce scene di caccia al cervo con reti, e a destra una scena di caccia al cinghiale.

Un mosaico simile è stato rinvenuto anche nella Villa del Tellaro nel territorio di Eloro.

 

 
 
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