Unancona marmorea scomposta nella Matrice di S. Marco dA
lunzio con le statue di S. Marco e S. Nicola e bassorilievi con lAnnunciazione e
lultima cena, mostra una evidente unità di stile.
I santi evangelisti
incedono con una gestualità controriformata, mentre gli apostoli, abbinati, dialogano con
rovello michelangiolesco.
Questi ultimi per
concordanze di stile nel modellato plasticamente equilibrato ed essenziale, nei volti e
nelle capigliature che ricordano i bassorilievi del Bonanno, specie quelli con le storie
di S. Pietro, alla base della scultura omonima nella matrice di Castroreale datata 1586
(Bilardo 1983) rivisitano il classicismo antiquario del Montorsoli caricandolo di nuove
vibrazioni espressioniste attraverso un medium atmosferico che sfuoca il particolare.
Dopo un torpore durato
pressappoco dal tempo dei Gagini, giacché nè il morente stato borbonico, nè il
nascente stato piemontese post-unitario furono in grado di sostituire ai valori religiosi,
in declino dopo le soppressioni, dei solidi
valori laici, e ne è
testimone la tetra, monocorde scultura funeraria e monumentale successiva ai conflitti
bellici, che sembrava essere lunica depositaria di certezze ed ideali. E avvenuto un
improvviso risveglio dellarte e della scultura, come presa di coscienza e reazione a
degli ideali in negativo, che, subdolamente hanno progredito e proliferato al seguito
degli idoli della "civiltà di consumi".
Lo spazio cubico,
convenzionale, commerciale edilizio, è stato scardinato in favore di una più libera e
non circoscritta dimensione prospettica, che vuole ricondurre luomo quasi a una
mitica "Città del Sole", proiezione di un assoluto quasi platonico.
Sono nate così "idee"
come Fiumara dArte. |