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Premessa
Il mondo dei Nebrodi
Cenni storici
La scultura dei Nebrodi
L'architettura medievale
L'architettura rinascimentale
  Il territorio: geologia
Il territorio: morfologia
Il territorio: idrografia
Il territorio: vegetazione e flora
Il territorio: fauna

INDIETRO
 
     
     
 Conosciamo i Nebrodi
   IL TERRITORIO DEI NEBRODI:
   L'AMBIENTE NATURALISTICO, ANTROPICO,
   STORICO E   CULTURALE
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Il territorio dei Nebrodi :
  idrografia
   
     
     

Testo di  Giuseppe Giaimi


 

 
I NEBRODI PER IMMAGINI
Pettineo, un’immagine della marina.
 
Foto di Chiara Samugheo

 





 
 

L’IDROGRAFIA

Dalla catena nebroidea prendono avvio sistemi fluviali tra i più importanti della Sicilia. Sarà sufficiente ricordare l’Alcantara (bacino imbrifero pari a 573 kmq), il Simeto (4186 kmq), Mazzarrà (120 kmq), Elicona (100 kmq), Timeto (98 kmq), S. Angelo di Brolo (67 kmq), Naso (99 kmq), Zappulla (153 kmq), Rosmarino (102 kmq), Inganno (67 kmq), Furiano (146 kmq), Caronia (82 kmq), S. Stefano Camastra (89 kmq), Tusa (150 kmq), Pollina (400 kmq).

Inoltre, tutto il territorio è costellato di sorgive, acquitrini, stagni (detti localmente "urii"o" margi") e laghetti naturali ed artificiali, alcuni di grande interesse panoramico e naturalistico. Tra i principali si ricordano quelli di Ancipa (Cesarò), Biviere (Cesarò), Maulazzo (Alcara Li Fusi), Tre Arie (Tortorici e Randazzo), Li Perni (Tortorici), Zi Lio (Caronia), Quattrocchi (Mistretta), Campanito (Nicosia), Tusa. Difficile enumerare gli stagni e le altre conche naturali d’acqua, autentiche perle incastonate nel verde dei boschi di quercia, di cerro e di faggio, a quote variabili dai 700 ai 1800 metri.

 
 

     

segue

 

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