LA MORFOLOGIA
La massa orografica possente, le cime arrotondate, i dolci declivi, gli
alti pianori, le ampie e regolari vallate sono dei Nebrodi gli aspetti morfologici
prevalenti. Non mancano tuttavia le eccezioni. Il paesaggio, ad esempio, diventa più
vario e tormentato man mano che ci si spinge in direzione dei Peloritani, fino ad assumere
forme ardite e spettacolari in corrispondenza dei principali affioramenti calcarei. Qui i
profili diventano irregolari e bizzarri, le pareti si impennano, i corsi dacqua
corrono entro valli strette e profondamente incassate nella roccia. Esempi del genere sono
visibili nei torrenti Rosmarino, Favara, Fitalia, Tortorici, Roccella. Il Santuario di
Tindari sembra sospeso tra mare e cielo ad oltre 280 m. di altezza. Ma lo spettacolo più
affascinante è offerto dagli imponenti baluardi rocciosi di aspetto dolomitico che si
ergono a ridosso di Alcara Li Fusi fino a 1315 m, una volta dominio incontrastato di
aquile e grifoni.
La catena dei Nebrodi si snoda in direzione Est-Ovest per oltre 70 Km
in linea daria, mantenendo quote sempre elevate (mediamente intorno ai 1200- 1400m,
ma con alcune vette al di sopra dei 1500).
Da oriente ad occidente, tra le cime più alte si possono ricordare:
Pizzo dellInferno (1480 m) nel comune di Floresta, Monte del Moro (1433) nel comune
di Tortorici, Monte Tre Arie (1609) nei comuni di Tortorici e Randazzo, Serra del Re
(1754) nei comuni di Bronte e Longi, Monte Soro (1847) nel comune di Cesarò, Poggio
Tornitore (1571) nel comune di Cesarò, Monte Pelato (1567) nei comuni di Cesarò e
Capizzi, Pizzo Fau (1686) e Monte Pomiere (1544) nei comuni di Caronia e Capizzi, Monte
Castelli (1566) nel comune di Mistretta, Monte Sambuchetti (1558) nel comune di Nicosia.
Il Monte Soro quindi segna la maggiore altitudine dei Nebrodi ed una delle più alte
dellisola. |