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Premessa
Il mondo dei Nebrodi
Cenni storici
La scultura dei Nebrodi
L'architettura medievale
L'architettura rinascimentale
  Il territorio: geologia
Il territorio: morfologia
Il territorio: idrografia
Il territorio: vegetazione e flora
Il territorio: fauna

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 Conosciamo i Nebrodi
   IL TERRITORIO DEI NEBRODI:
   L'AMBIENTE NATURALISTICO, ANTROPICO,
   STORICO E   CULTURALE
 

Per saperne di più  

 
   
 
  Il territorio dei Nebrodi :
  fauna
   
     
     

Testo di  Giuseppe Giaimi


 

 
I NEBRODI PER IMMAGINI
Immagine di Montalbano Elicona, a 900 metri d’altitudine.
 
Foto di Chiara Samugheo

 




 
 

INVERTEBRATI

Invertebrati sono tutti gli esseri animali privi di uno scheletro osseo rigido ed articolato: vermi, molluschi, crostacei, ragni, acari, insetti e così via.

Queste entità, agli occhi del profano, possono apparire insignificanti. Esse invece sono importantissime non solo in quanto servono a meglio comprendere alcuni processi biologici evolutivi, ma anche perché contribuiscono al mantenimento degli attuali equilibri naturali complessivi, rappresentando un anello fondamentale della catena alimentare di molti animali superiori (rettili, anfibi, uccelli e perfino mammiferi).

Su questi animali gli studi sono appena agli inizi, ma le conoscenze già acquisite stanno a testimoniare, anche per questa via, la grande ricchezza faunistica dei Nebrodi.

La prima piacevole sorpresa viene dal mondo degli insetti. Ecco cosa scrive in proposito Piero Alicata, docente di Entomologia presso la Facoltà di Scienze all’Università di Catania: "su 600 specie fin’ora catalogate, 100 sono risultate nuove per la Sicilia, 25 nuove per la fauna italiana e 22 nuove per la scienza". Ognuno può immaginare quali risultati potrà sortire la ricerca sui gruppi di dimensioni minori, supposto che essi siano stati meno toccati dai processi involutivi rispetto agli esseri animali di maggiori dimensioni.

LA FAUNA DOMESTICA

Come prima si è visto, la fauna dei Nebrodi non annovera più nessuno dei grandi erbivori selvatici di tipo europeo.

Sono stati sostituiti gradualmente dagli erbivori domestici, i quali non solo rivestono oggi una grande importanza per l’economia locale, centrata in gran parte sull’allevamento del bestiame, ma anche sotto l’aspetto ecologico, mantenendo in vita ambienti particolari (esempio i pascoli) che sono diventati essenziali per lo sviluppo e la sopravvivenza di molti animali selvatici. Basti pensare che alcuni di questi preferiscono i terreni nudi a quelli boscati o cespugliati, che altri hanno bisogno per cacciare di ampie superfici aperte.

Tra gli animali di maggiore interesse si ricordano la vacca rossa siciliana, lontana discendente forse di quei pochi esemplari portati al seguito dai Normanni quali scorte vive al tempo della conquista dell’Isola contro gli Arabi; la pinzirita, una pecora di piccola taglia, frugalissima, con incredibile capacità di adattamento ai pascoli magri e degradati; alcune popolazioni di caprini di tipo alpino, minuti ma resistenti, adatti ai territori sterili e accidentati, dove le risorse foraggere sono rappresentate unicamente da poche entità cespugliose; il famoso e ricercato suino nero dei Nebrodi, capace di svernare impunemente sotto la neve con poco da mangiare, grazie allo spesso strato di grasso che lo protegge; il celebre cavallo fratellano, autentico fiore all’occhiello della fauna domestica locale, a metà strada tra il purosangue arabo e il purosangue inglese, uno dei pochi cavalli al mondo che vive ancora allo stato brado, in mezzo al bosco.

Merita infine rimarcare il valore, per così dire, paesaggistico degli armenti disseminati sul vasto territorio dei Nebrodi: mandrie di vacche rosse, cavalli mori, pecore bianche e nere, capre a mantello scuro, suini fasciati.

 

     

segue

 

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