I
catanesi lo chiamano
Fera 'o Luni (cioè
fiera del Lune
o fiera del lunedì).
E’ il mercato situato a
piazza Carlo Alberto a
Catania. Unitamente alla Pescheria, è uno dei mercati storici della
città.
Anche in questo caso gli studiosi si sono sbizzarriti
nell’interpretazione dell’etimologia di un nome così strano. Il
riferimento più semplice è quello che vorrebbe l’antica presenza in
loco di un tempio dedicato, in periodo romano, alla dea
Luna (meglio conosciuta come Diana), oppure dedicato a Luni, dio
assiro-babilonese. Un altro riferimento è stato individuato
nella città romana di Luna, costruita intorno al 177 a.C. Poiché
questa sorgeva in una zona paludosa, prima dell’intervento romano
(con la relativa bonifica), si è messo questo in relazione al fatto
che anche piazza Carlo Alberto era sostanzialmente zona paludosa. La
piazza, infatti, fu bonificata solo nel Novecento. La comune
saggezza popolare, invece, fa derivare il nome dal fatto che forse
la fiera si teneva un solo giorno a settimana, appunto il lunedì.
Nonostante il mercato del Lune abbia sicuramente un origine
medievale, non è sempre stato ubicato in piazza Carlo Alberto.
Questa è la collocazione attuale, di un mercato comunque storico. La
sede antica di esso, nel medioevo, era la piazza che esisteva di
fronte alla regia cappella
Santa Maria dell'Elemosina, e lo fu per parecchi secoli. Quando nel
1693 vi fu il terribile terremoto, che spazzò via l’intera Val di
Noto, anche Catania ne subì le conseguenze. La successiva
ricostruzione barocca stravolse molte zone della città precedente,
come la piazza del mercato. I nuovi edifici, costruiti secondo un
ripensamento urbanistico, ridussero la sua ampiezza originale,
cosicché il mercato venne spostato. La nuova sede fu individuata nel
Piano degli Studj (oggi Piazza dell'Università). Agli inizi
del Novecento (1932), la sede del mercato fu nuovamente spostata
nell’attuale piazza Carlo Alberto, allora posta in un’area
periferica.
Oggi la Fiera del lunedì è aperta tutti i giorni
feriali. E’ un grande mercato di generi diversissimi tra di loro:
dai prodotti agroalimentari e gastronomici all’abbigliamento, dagli
oggetti per la casa ai giocattoli e molto di più. Visitatissimo dai
turisti, in esso operano venditori anche di origine africana e
asiatica.
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