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Fossili e minerali nei musei siciliani

Origine e diffusione del mammut
I piccoli elefanti siciliani

Il museo paleonyologico e geologico di Palermo
Gaetano Giorgio Gemmellaro
 Il museo di mineralogia di Palermo
Il museo mnineralogico di Caltanissetta
Sebastiano Mottura

Video musei di mineralogia in Sicilia
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M
USEI DI MINERALOGIA

      Dall’elefante nano alle miniere di
    zolfo dell’Ottocento siciliano, i musei
    di mineralogia dell’isola raccontano,
    attraverso i minerali, la sua storia.
    I fossili del museo Gemmellaro di
    Palermo rivelano la preistoria. I
    minerali colorati della sezione sulle
    zolfare del museo Mottura di
    Caltanissetta, la storia più recente. La
    loro visita apre un ottica diversa,
    impensabile ma sorprendente di una
    realtà sconosciuta.

   

    Il Museo di mineralogia di
    Caltanissetta

     
     

 

 
 

Dal museo mineralogico di Caltanissetta - Eccezionale Aragonite esagonale, di grandi dimensioni e trasparenza, proveniente dalla solfara Falconera-Aiela a Cianciana (AG),

 

OppidumNissenae - 10 settembre 2013
Foto da Wikimedia Commons

 




 Per molto tempo il museo mineralogico di Caltanissetta ha fatto parte dell’omonima scuola, sita in via Berengario Gaetani, in un palazzo a tre pian. Entrambe le istituzioni furono fondate da Sebastiano Mottura. Dal 2012, però, il museo è ospitato in una costruzione moderna, limitrofa alla scuola, appositamente edificata. Il nuovo museo è stato realizzato e inaugurato nel 150º anniversario della loro fondazione.
Essenzialmente il museo espone fossili e minerali, come le altre strutture palermitane. Tuttavia, esso si caratterizza per una esposizione permanente riguardante il lavoro e la tecnologia che vennero utilizzate nelle miniere ottocentesche di zolfo in Sicilia.

Sebastiano Mottura
, ingegnere, fondò, nel 1862, a Caltanissetta, l’istituto minerario, che oggi porta il suo nome. Lo diresse dal 1868 al 1875. Fu lui, in particolare a dare vita al museo-laboratorio didattico della scuola stessa. In esso Mottura riversò un ingente patrimonio di minerali da lui ritrovati nella sua vita di geologo. A questi si aggiunsero i minerali provenienti dalle miniere di zolfo della Sicilia allora contemporanea, riguardante tutto il comprensorio minerario-zolfifero dell’isola. Numerose, anche furono le donazioni da parte di ex allievi della scuola nissena.
Attualmente il museo vanta una delle collezioni museali mineralogiche più ampie, belle e interessanti. Il patrimonio nisseno, infatti conta, tra minerali e fossili,  ben 2.500 minerali e oltre 1.500 fossili. Questi ultimi coprono un periodo che va dal Siluriano al Quaternario. Tra i campioni di
zolfo, rocce e fossili, è esposta anche una particolare collezione di macro fossili.

Lo zolfo siciliano
La sezione del museo Mottura che riguarda l’attività estrattiva avvenuta nel XIX secolo in Sicilia, è quasi un’esclusiva del museo nisseno. Oltre a numerosissime fotografie dell’epoca, grafici e approfondimenti, che riguardano quel periodo storico, così particolare, si possono ammirare molti oggetti e reperti provenienti dalle stesse miniere. Così, in mostra, non vi sono solo piccoli strumenti, ma in particolare, , i vagoncini per il movimento del minerale estratto, i castelletti di estrazione e i forni Gill, per la depurazione. Dell’esposizione, tempo fa, ne faceva parte anche la piccola campana della chiesetta, che faceva parte della miniera di Trabia e Tallarita (oggi restituita, una volta restaurata).

Si può pensare che i minerali estratti dalle zolfare siciliane dell’Ottocento, siano esclusivamente di zolfo. In verità l’attività estrattiva delle vecchie miniere investì un vasto territorio sotto il profilo geologico. Così vi è una poliedricità  di minerali. Non solo, ma questi comprendono diverse forme e strutture, raggruppate, a volte, tra loro, come anche trasparenze e fantasiosi cristalli.

Se l’edificio del nuovo museo è di proprietà della Provincia regionale di Caltanissetta, la conduzione  e organizzazione è affidata alla scuola di Mottura. La stessa gestisce le attività museali. Il tutto facendo capo al proprio personale.
Ogni anno si svolge nell’istituto una manifestazione-scambio nel settore mineralogico.

 
 

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