L’UNESCO è un organismo delle Nazioni Unite (ONU).
L'acronimo
UNESCO sta per
“Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e
la Cultura”. Esso opera nei campi
dell'istruzione, della scienza, della cultura e
della comunicazione. Fu fondato all’indomani della Seconda guerra
mondiale, il 16 novembre 1945. La sua creazione aveva lo scopo di
promuovere la collaborazione tra le nazioni del
pianeta nelle aree sopracitate. La sua influenza è determinante,
basti pensare che,
all'ottobre 2011, sono iscritti all’UNESCO ben 194 Paesi più
7 membri associati. La sua sede istituzionale è a Parigi, ma opera
attraverso 60 uffici
regionali. Esso opera tramite propri ambasciatori e
organizza periodicamente
l’importante Forum Universale delle Culture. L’UNESCO finanzia,
inoltre, il Consiglio Internazionale della Scienza.
La
sua attività, apparentemente semplice, è in realtà molto complessa e
variegata. L’organismo, infatti, sponsorizza programmi scientifici
internazionali; programmi di
alfabetizzazione,
tecnici e formativi nel campo dell’insegnamento; progetti regionali
e di storia culturale locale; programmi internazionali per la
conservazione del patrimonio culturale e ambientale su tutto il
pianeta; opera anche nel
campo dei diritti umani. Tra le sue funzioni, la più conosciuta è
la redazione di un elenco mondiale di siti “patrimonio
dell’Umanità”. Esso è aggiornato ed integrato continuamente, al fine
di creare un elenco di siti storico-culturali e ambientali la
cui conservazione e protezione è considerata fondamentale per
l’intera comunità mondiale.
La
lista del Patrimonio dell'umanità, si basa sulla
Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, che fu adottata dalla
Conferenza generale dell’organismo il 16 novembre del 1972. La lista
ha lo scopo di individuare quei siti che presentano caratteristiche
di particolare eccezionalità e unicità, sia culturale che
ambientale. Il
Comitato per il Patrimonio dell'Umanità, che redige
l’elenco, non opera casualmente, ma si basa su criteri precisi per
l’identificazione e
l'inclusione dei siti nella lista. Essi devono possedere il
valore di universalità, unicità ed insostituibilità. Per la
selezione sono stati individuati criteri specifici. Questi, nel
2004, erano sei per i beni culturali e quattro per i beni
ambientali. Dal 2005 si ha un insieme di 10 criteri.
Alla data del 19
giugno 2011, l’elenco comprendeva un totale di 936 siti,
sparsi in 153 Nazioni del globo. Di questi 725 riguardavano i beni
culturali, 183 quelli ambientali e 28 misti.
L'Italia è, attualmente, la nazione che conta un maggior
numero di siti presenti nella lista:
ben 47. E’ seconda la Spagna con
44 siti e poi la Cina, con 43 siti. La Sicilia, oggi,
possiede 5 siti dei patrimoni dell'umanità.
L’UNESCO,
però, non si è fermata alla lista dei siti patrimonio dell'umanità,
ma ha dato vita ad altri elenchi e allo studio di altri
valori da proteggere.
Tra i primi ricordiamo la lista “memorie del mondo”, che
comprende le collezioni documentarie di interesse mondiale.
Al 2005, erano elencati 120 voci diffuse in 56 nazioni.
Tra i nuovi concetti
culturali elaborati vi è quello di patrimonio orale e immateriale
dell'umanità (nel 1997), e quello di patrimonio sommerso
dell'umanità (nel 2001). E’ stato varato anche il
programma MAB,
“L'Uomo e la Biosfera”. Questo nuovo elenco avrebbe il
compito di identificare aree di di grande interesse e pregio
ambientale e antropico peculiari che
vengono qualificate
come “riserva della
biosfera”. Attualmente queste liste innovative sono ancora in
fase di studio e formulazione.
|