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Pantalica e i siti siciliani dell’UNESCO 

L'UNESCO e i siti Patrimonio dell'Umanità
Siti siciliani dell'UNESCO
Le necropoli di Pantalica
Riserva naturale di Pantalica
La Sortino del miele e dei dolci
Ferla e le sue chiese
Feste religiose a Ferla
SITI SICILIANI DELL'UNESCO
Acropoli di Agrigento
Villa romana a Piazza Armerina
Isole Eolie
La Val di Noto - Ragusa
La Val di Noto - Noto
La Val di Noto -  Modica
La Val di Noto - Caltanissetta
Siracusa
Il vulcano Etna

Video su Pantalica
Video su Sortino e Ferla
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PANTALICA
     E I SITI SICILIANI DELL'UNESCO

        Dalle necropoli di Pantalica al
    Barocco siciliano della Val di Noto,
    i siti siciliani Patrimonio dell’umanità
    UNESCO offrono un ventaglio
    storico molto ampio. La loro visita
    regala sensazioni stupefacenti.
    E poi c’è tutto il resto…

   

     L’UNESCO e i siti
     Patrimonio dell’Umanità

     
     

 
 

Alicudi dall'alto

 

Ksatiro - 16 agosto 2007

 

 
 
 

da Wikimedia Commons


 L’UNESCO è un organismo delle Nazioni Unite (ONU). L'acronimo UNESCO sta per “Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura”. Esso opera nei campi dell'istruzione, della scienza, della cultura e della comunicazione. Fu fondato all’indomani della Seconda guerra mondiale, il 16 novembre 1945. La sua creazione aveva lo scopo di promuovere la collaborazione tra le nazioni del pianeta nelle aree sopracitate. La sua influenza è determinante, basti pensare che, all'ottobre 2011, sono iscritti all’UNESCO ben 194 Paesi più 7 membri associati. La sua sede istituzionale è a Parigi, ma opera attraverso 60 uffici regionali. Esso opera tramite propri ambasciatori e organizza periodicamente  l’importante Forum Universale delle Culture. L’UNESCO finanzia, inoltre, il Consiglio Internazionale della Scienza.

La sua attività, apparentemente semplice, è in realtà molto complessa e variegata. L’organismo, infatti, sponsorizza programmi scientifici internazionali; programmi di alfabetizzazione, tecnici e formativi nel campo dell’insegnamento; progetti regionali e di storia culturale locale; programmi internazionali per la conservazione del patrimonio culturale e ambientale su tutto il  pianeta; opera anche nel campo dei diritti umani.
Tra le sue funzioni, la più conosciuta è la redazione di un elenco mondiale di siti “patrimonio dell’Umanità”. Esso è aggiornato ed integrato continuamente, al fine di creare un elenco di siti storico-culturali e ambientali
la cui conservazione e protezione è considerata fondamentale per l’intera comunità mondiale.

La lista del Patrimonio dell'umanità, si basa sulla Convenzione sul Patrimonio dell'Umanità, che fu adottata dalla Conferenza generale dell’organismo il 16 novembre del 1972. La lista ha lo scopo di individuare quei siti che presentano caratteristiche di particolare eccezionalità e unicità, sia culturale che ambientale. Il Comitato per il Patrimonio dell'Umanità, che redige l’elenco, non opera casualmente, ma si basa su criteri precisi per l’identificazione e l'inclusione dei siti nella lista. Essi devono possedere il valore di universalità, unicità ed insostituibilità. Per la selezione sono stati individuati criteri specifici. Questi, nel 2004, erano sei per i beni culturali e quattro per i beni ambientali. Dal 2005 si ha un insieme di 10 criteri.
Alla data del 19 giugno 2011, l’elenco comprendeva un totale di 936 siti, sparsi in 153 Nazioni del globo. Di questi 725 riguardavano i beni culturali, 183 quelli ambientali e 28 misti. L'Italia è, attualmente, la nazione che conta un maggior numero di siti presenti nella lista:  ben 47. E’ seconda la Spagna con  44 siti e poi la Cina, con 43 siti.
La Sicilia, oggi, possiede 5 siti
dei patrimoni dell'umanità.

L’UNESCO, però, non si è fermata alla lista dei siti patrimonio dell'umanità, ma ha dato vita ad altri elenchi e allo studio di altri valori da proteggere.  Tra i primi ricordiamo la lista “memorie del mondo”, che comprende le collezioni documentarie di interesse mondiale. Al 2005, erano elencati 120 voci diffuse in 56 nazioni.
Tra i nuovi concetti culturali elaborati vi è quello di patrimonio orale e immateriale dell'umanità (nel 1997), e quello di patrimonio sommerso dell'umanità (nel 2001). E’ stato varato anche il programma MAB, “L'Uomo e la Biosfera”. Questo nuovo elenco avrebbe il compito di identificare aree di di grande interesse e pregio ambientale e antropico peculiari che vengono qualificate come  “riserva della biosfera”. Attualmente queste liste innovative sono ancora in fase di studio e formulazione.

 
 

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