Soggetti ricorrenti sulla base delle sculture, oltre allarme del
committente o a qualche cherubino, sono il presepio, ladorazione dei magi, la dormitio
Virginis, tappe dobbligo per lillustrazione delliter mariano.
La Natività segue
liconografia tradizionale della grotta, usata anche dal Ghiberti e ricorrente nelle
opere di Domenico Gagini e della scuola, oppure quello della capanna, usato dal Rossellino
nella Cappella Piccolomini di Monteoliveto Maggiore a Napoli.
Nel Sud dItalia il
modello ha molto successo e molti artisti si cimentano nella sua copia libera o
scolastica, dando luogo ad una serie iconografica sui plinti delle statue, della seconda
maniera gaginiana collegata con lopera di Antonello.
Nei Nebrodi, la variante
toscana, poté giungere attraverso unopera ceramica, forse importata a Miiitello Val
di Catania da Blasco Barresi, feudatario del luogo, che aveva soggiornato a Firenze dopo
un viaggio nelle Fiandre, ed attribuita dordinario ad Andrea della Robbia, ma che è
invece per lo stile, del figlio di lui Giovanni (Barricelli 1979).
E in queste varianti
iconografiche e negli altri bassorilievi del basamento, poligonale come il pilastro
gotico, che si libera la fantasia dellartista creando ad ogni sfaccettatura una
variante diversa sullo stesso tema.
Mentre il contratto
prescrive spesso per il simulacro il modello obbligato della Madonna di Trapani,
anchesso toscano, della bottega di Nino Pisano, non allineato con larte
contemporanea, ma ritenuto taumaturgico.
La statua, appiattita sul
retro per un facile stivaggio veniva trasportata da Messina o da Palermo via mare, e poi,
su scivoli trainati da buoi lungo fiumare e valloni dei Nebrodi sino agli impervi
scoscendimenti dei paesi arroccati sulle cime, accompagnata dal fervore delirante dei
fedeli.
Ogni paese reclama una sua
Madonna di Trapani da porre al posto donore nella matrice, di iconografia obbligata
ma personalizzata da una cifra tardogotica catalana, borgognona, sluteriana, come nel
primo dei Gagini, poi sempre più sciolta ed inserita in uno spazio tridimensionale, man
mano che il Rinascimento muove timidamente i primi passi in una terra troppo
conservatrice.
Il modello resta valido per
più di un secolo in una casistica di Madonne "instar et similitudinem B. V.
Mariae Drepani" di stile tardo gaginiano, sino alla metà del 600, da Piraino
a Montagna Reale, da San Pietro Patti a Gioiosa Guardia. |