LE SUGHERETE
Particolarmente pregevoli sono le sugherete presenti nel territorio di
Tusa e soprattutto in quello di Caronia.
Quando la sughereta si presenta in condizioni ottimali di vegetazione,
è difficile trovarvi consociate altre specie arboree. Altrove, invece, subisce la
concorrenza di piante meno esigenti quali il leccio, la roverella, il cerro-sughera, il
Quercus gussonei (simile al cerro, col quale facilmente si confonde), lolmo
campestre, il frassino minore, lalloro.
Anche il sottobosco è condizionato, per qualità e quantità, dallo
sviluppo del piano arboreo. Infatti, dove il bosco è perfettamente "chiuso", le
chiome appressate le une alle altre, poche specie riescono a sopportare il forte
ombreggiamento, peraltro ininterrotto tutto lanno. Dov esso si apre",
sicché la luce arriva più abbondante al suolo, penetrano lerica, la ginestra
spinosa, il citiso, i cisti, il pungitopo, lo straccia-brache, lasparago pungente.
Le sugherete dei Nebrodi, oltre allincontestabile valore
naturalistico e scientifico, rivestono anche grande importanza come "documento
storico" essendo rimaste in Sicilia uno dei pochi esempi di vegetazione boschiva che
scende fino al mare.
LE LECCETE
Stretto in basso dalla sughera e in alto dal cerro, il leccio sui
Nebrodi non ha forse mai trovato lo spazio che esso si riserva in altri ambienti
dellisola. La lecceta più importante per dimensioni e qualità - circa 250 ettari -
si trova a San Fratello. Qui, caso raro, il leccio talvolta vegeta al di sopra di cerri e
faggi.
Il leccio è specie socievole e quindi capace di costituire boschi
puri, e quando trova condizioni favorevoli di sviluppo, forma complessi così folti e
ombrosi da impedire il sottobosco per insufficiente illuminazione. |