Foto di Chiara Samugheo |
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LA VEGETAZIONE RIPARIALE Lungo tutti i corsi dacqua, soprattutto in prossimità della foce, sono presenti formazioni naturali, per lo più rimaneggiate a causa degli interventi antropici, costituite da specie proprie delle zone umide e dei terreni alluvionali. Tra le più comuni si ricordano i pioppi, lontàno nero, il salicone, la tifa, liperico, la canna di palude. Sui materassi stabili di sabbia e ghiaia vegetano lussureggianti il tamarice, loleandro, lelicriso, piante che in primavera-estate, quando sono folte conferiscono a molte fumare una gaia nota di colore. LA VEGETAZIONE RIPICOLA un tipo di vegetazione altamente specializzata a fronteggiare condizioni di estrema siccità. Si insedia sui costoni rocciosi, dove i fattori limitanti sono appunto la forte insolazione e la carenza di umidità. Sulle rocce calcaree lelemento di maggiore spicco è rappresentato dalla euforbia dendroides, accompagnata dallampelodesma mauritanica (detta localmente "disa"), dalla valeniana rossa, dalla bocca di leone, dalla ginestra odorosa, dalla ruta chalepensis, da diverse labiate e sulle arenarie stratificate dal sommacco, dal lentisco e dal bopleuro. Su questi ampi tappeti erbosi che in pochi mesi passano dal verde intenso al giallo-oro, dalla tarda primavera fino ai primi rigori autunno-invernali, sono di grande effetto i popolosi armenti sparsi di bovini, pecore e cavalli dai caratteristici mantelli di tanti colori. |
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