LE CERRETE
In passato occupavano tutta la media montagna, almeno nel settore
centro-occidentale dei Nebrodi, costituendo una sorta di anello spesso e continuo tra
sughereta in basso e faggeta in alto. Oggi costituiscono associazioni discontinue e
fortemente rimaneggiate, entro cui penetrano ampie superfici nude destinate a pascolo o a
seminativo.
Pregevoli cerrete si possono ancora ammirare nei territori di
Mistretta, Nicosia, Capizzi, Caronia, S. Fratello, Cesarò, Maniace, Randazzo, Bronte.
I BOSCHI DI ROVERELLA
Se dovessi eleggere la pianta regina della Sicilia non avrei
esitazione: assegnerei la palma alla roverella, quercia umile e malforme, consorella
povera e negletta di querce più "nobili e famose". Come ogni essere modesto e
accomodante si adatta facilmente ad ogni ambiente e situazione: alla siccità e al freddo
intenso, ai terreni spessi e freschi e a quelli aridi e rocciosi, ai substrati di natura
calcarea, silicea e perfino gessosa.
Questa sua plasticità straordinaria la porta in ogni luogo, con
esclusione solo dellalta montagna, anche se spesso in posizione subordinata ad altre
specie che hanno trovato il loro habitat favorevole. Ma quando le condizioni si fanno
proibitive, eccola impavida affrontare da sola tutte le difficoltà e restare padrona
assoluta del campo. Così accade in vaste plaghe dei Nebrodi orientali dove i versanti si
fanno impervi e la roccia viene spesso in superficie.
Specie sue compagne sono in questo caso il leccio, il sorbo, il
frassino minore e nelle stazioni più ostili il perastro, il melo selvatico, la
calycotone, il cisto salvifolio e lampelodesma. |