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  Il Barocco Siciliano
  Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
   Bullet7blu.gif (869 byte) Esempi rinascimentali
   Bullet7blu.gif (869 byte) Le prime avvisaglie del Barocco
   Bullet7blu.gif (869 byte) Dalle rovine alla bellezza assoluta
   Bullet7blu.gif (869 byte) La nuova urbanistica rigeneratrice

  Bullet7blu.gif (869 byte) Gli inizi della nuova stagione
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Il Barocco Siciliano si afferma
  Bullet7blu.gif (869 byte) Trasformazione e caratteristiche
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Barocco e le sue Chiese
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Gattopardo barocco
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lento declino della joie de vivre
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La pesante crisi economica
Bullet7blu.gif (869 byte) La malinconia non paga

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte)INDIETRO
 
   

    IL BAROCCO SICILIANO

     "affascinante o repellente...questo
   stile è una manifestazione
   caratteristica di esuberanza siciliana,
   e va classificato tra i più
   importanti..." (Anthony Blunt)

    Il Gattopardo barocco

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
 
Palazzo Aiutamicristo, Palermo.
Facciata principale a destra del portale
 

Bernhard J. Scheuvens - Aprile 2007 

 
 
da Wikimedia Commons
 

Si pensa che generalmente i palazzi nobiliari in Sicilia siano un insieme di sale bellissime e costosissime, comprendenti grandi e piccoli saloni, con un salone grandissimo (la sala più importante dell’abitazione) utilizzato spesso come sala da ballo. Questo ordine di grandezza, a parte qualche rara eccezione, in realtà non lo è in qualità degli arredi. A parte i salotti principali, la gran parte della casa era arredata molto più semplicemente. L’ampiezza di questi edifici è dovuta all’enorme numero di persone che vi lavoravano e abitavano. Oltre che la famiglia dell’aristocratico, conteneva normalmente altri parenti più poveri e membri della famiglia al suo completo, tutti con stanze o appartamenti più piccoli nella casa. A questi si aggiungevano i dipendenti e i servi inferiori, e spesso era incluso un cappellano o confessore privato, un maggiordomo, la governante, il segretario, l’archivista, il contabile, il bibliotecario, un portiere che aprisse agli ospiti in visita alla famiglia. Secondo la tradizione siciliana era obbligo d’onore ospitare i diversi viaggiatori stranieri che passavano per il paese.
Il salone barocco aristocratico più famoso è probabilmente la Galleria degli Specchi di Palazzo Gangi a Palermo, selezionata dal regista Luchino Visconti per il film "Il Gattopardo". Purtroppo la Galleria è uno dei pochi ambienti del palazzo decorati in stile barocco: il resto della casa fu ristrutturato e riarredato nel 1750 in tardo stile neoclassico dalla proprietaria Marianna Valguarnera.
Pur nella maggiore semplicità degli interni civili rispetto a quelli delle chiese, le decorazioni barocche risultavano così elaborate da richiedere tempi molto lunghi per la loro fattura. Molti pur possedendo un palazzo in stile barocco, decoravano la casa con uno stile molto più semplice. I pochi che realizzarono le camere e i saloni in stile barocco, si ritrovarono, una volta ultimata l’opera, in pieno stile neoclassico, chiamato "Pompeiano" . Ne è esempio il famoso Palazzo Aiutamicristo a Palermo, che presenta una mistura di più stili e autori.

Le pareti erano rivestite da specchi, inseriti in cornici dorate, che si alternavano sia a quadri, ritratti di famiglia e dipinti di ninfe e pastorelle arcadiche altrettanto incorniciate, sia da candelieri a parete. I soffitti invece erano molto alti ed affrescati (come il soffitto della sala da ballo di palazzo Aiutamicristo, affrescato da Giuseppe Cristadoro), con enormi lampadari pendenti di Murano.
Grande importanza assunsero i lavori a stucco nel Barocco, in quanto la filosofia dello stile lo vedeva come tridimensionale, in un rapporto tra il soffitto e le pareti, o tra espressioni artistiche diverse, cioè architettura, scultura e pittura.
I mobili barocchi, adorni e dorati, spesso con  ripiani superiori in marmo, erano posizionati sulle pareti della sala, montati magari tra uno specchio incorniciato ed un altro. Al centro, era visibile il pavimento con motivi decorativi in marmo, o più spesso in ceramica. I mobili, in quanto tali, spesso venivano spostati da una stanza all’altra a seconda la necessità, anche se, per alcuni, la realizzazione era stata commissionata per un accostamento particolare.

 
 

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