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  Il Barocco Siciliano
  Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
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Esempi rinascimentali
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Le prime avvisaglie del Barocco
   Bullet7blu.gif (869 byte) Dalle rovine alla bellezza assoluta
   Bullet7blu.gif (869 byte) La nuova urbanistica rigeneratrice

  Bullet7blu.gif (869 byte) Gli inizi della nuova stagione
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Il Barocco Siciliano si afferma
  Bullet7blu.gif (869 byte) Trasformazione e caratteristiche
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Barocco e le sue Chiese
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Gattopardo barocco
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lento declino della joie de vivre
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La pesante crisi economica
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La malinconia non paga

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    IL BAROCCO SICILIANO

     "affascinante o repellente...questo
   stile è una manifestazione
   caratteristica di esuberanza siciliana,
   e va classificato tra i più
   importanti..." (Anthony Blunt)

    Le prime avvisaglie del Barocco

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
   

Palermo, Quattro Canti, Facciata barocca di sud-ovest e la cupola di San Giuseppe dei Teatini

 

Bernhard J. Scheuvens  - Aprile 2007
 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

La storia architettonica della Sicilia del XVII secolo e i collegamenti con il Barocco “ufficiale” è difficile da ricostruire. In primis perché poche sono le realizzazioni edificate giunte intatte fino a noi, e pochi sono i testi e le incisioni, che comunque ne avrebbero attestato l’esistenza. Il terremoto del 1693 e tutti gli altri susseguitesi nei secoli e i bombardamenti dell’ultima guerra, hanno praticamente cancellato l’esistenza fisica e la memoria stessa di quella che fu la stagione architettonica siciliana del XVII secolo.
L’Architettura siciliana, nonostante i caratteri propri, non è chiusa ad influenze esterne. Tuttavia, le stesse realizzazioni nell’isola precedenti il terremoto del 1693, direttamente influenzate da riferimenti esterni, presentano particolarità e deviazioni, che già annunciano quello che sarà il Barocco siciliano dopo il sisma. D’altra parte queste caratterizzazioni specifiche, queste modificazioni dai modelli di tutta Europa, si ritrovano nel Barocco “Moscovita” (il Barocco Naryshkin), altrettanto eccentrico e contraddistinto localmente.

Molto si deve ad una famiglia di scultori e pittori: i Gagini. Da Firenze nel 1463 giunge in Sicilia Domenico Gagini e famiglia. Discretamente chiese ed edifici vengono decorati con una scultura figurativa adorna. Dopo un secolo, tra il 1531 e il 1537, Antonello Gagini lavora completandolo, a Trapani, l'arco della Capella della Madonna, nel Santuario dell'Annunziata. L’arco, con frontone e colonne non scalanate, è ricco di raffigurazioni umane e floreali, con busti a rilievo dei santi ed uno scudo centrale a coronamento del frontone. Questa architettura decorativa viene confermata nella chiesa del Gesù, edificata tra il 1564 e il 1633, tra i primi segnali del Barocco in Sicilia.

Tra i maggiori esempi d’architettura barocca nell’isola (e di urbanistica del periodo) vi sono i Quattro Canti di Giulio Lasso, del 1610 circa, a Palermo. L’opera siciliana si ispira alle Quattro Fontane di Papa Sisto V a Roma. Nasce intorno alla piazza ottagonale che si forma all’incrocio di due importanti strade della città. I “canti” sono gli spigoli inclinati dei quattro grandi edifici che dominano la piazza. A differenza della piazza romana il tema Barocco si espande verso l'alto. Sulla piazza gli edifici hanno al pian terreno grandi fontane, mentre i tre piani superiori sono decorati con nicchie retrocesse e statue raffiguranti le quattro stagioni, i quattro Viceré Spagnoli dell’isola, e le quattro patrone della città: Santa Olivia, Sant'Agata, Santa Cristina e Santa Ninfa. Nel confronto con l’esempio romano i Quattro Canti presentano diversità e sono sovradimensionati rispetto alla grandezza della piazza stessa. Pur nella bellezza dei Quattro Canti di Palermo, nulla fa presagire la stagione incredibilmente importante del successivo Barocco siciliano
 
 

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