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  Il Barocco Siciliano
  Bullet7blu.gif (869 byte) Introduzione
   Bullet7blu.gif (869 byte) Esempi rinascimentali
   Bullet7blu.gif (869 byte) Le prime avvisaglie del Barocco
   Bullet7blu.gif (869 byte) Dalle rovine alla bellezza assoluta
   Bullet7blu.gif (869 byte) La nuova urbanistica rigeneratrice

  Bullet7blu.gif (869 byte) Gli inizi della nuova stagione
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Il Barocco Siciliano si afferma
  Bullet7blu.gif (869 byte) Trasformazione e caratteristiche
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Barocco e le sue Chiese
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Gattopardo barocco
Bullet7blu.gif (869 byte) Il lento declino della joie de vivre
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La pesante crisi economica
Bullet7blu.gif (869 byte) La malinconia non paga

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte)INDIETRO
 
   

    IL BAROCCO SICILIANO

     "affascinante o repellente...questo
   stile è una manifestazione
   caratteristica di esuberanza siciliana,
   e va classificato tra i più
   importanti..." (Anthony Blunt)

    La pesante crisi economica

 

Per saperne di più  

   
 
   

 
   
Ragusa Ibla, Chiesa di San Giuseppe

 

BetacommandBot - 29 Novembre 2008
 

 
 
 

da Wikimedia Commons

 

La causa principale dell’abbandono dello stile Barocco e dell’ingresso mai convincente del Neoclassicismo in Sicilia è la sensibile diminuzione del numero delle nuove edificazioni. Alla base di questo è la crisi economica e politica che l’aristocrazia siciliana subì a partire dalla fine del XVIII secolo.

L’attrazione dello sfarzo nelle “corti” palermitane e catanesi, ma anche delle altre città, portò ad una specie di inurbanesimo  dell’aristocrazia isolana. Le proprietà, una volta amministrate direttamente, passarono nelle mani di intendenti, più o meno capaci o corrotti. Mentre le proprietà cittadine crebbero in dimensioni e splendore, le loro proprietà terriere decaddero producendo introiti sempre minori. L'aristocrazia si servì allora del credito, dove le garanzie ipotecarie erano basate sulle proprietà stesse. Una situazione precaria e pericolosa. Quando il valore delle proprietà scese al di sotto del valore del prestito, molti terreni passarono di mano.

Gli stretti rapporti legati con la corona Borbonica di Napoli e conseguentemente con il Regno Unito ebbero diversi contraccolpi sull’aristocrazia. Re Ferdinando per combattere le invasioni francesi impose le prime nuove tasse, revocate nel 1812 dai britannici. Questi imposero ai siciliani una forma di governo di stampo britannico. Le innovazioni legali sovvertirono il rapporto tra l’aristocrazia e i suoi creditori. Se prima questi ultimi potevano solo richiedere gli interessi del debito, ora potevano confiscare la proprietà a garanzia. Chiaramente anche qui molte furono le proprietà che cambiarono possessore. La borghesia siciliana iniziò l’ascesa economica.
L’ambiente sociale, con diversi contraccolpi, divenne inquieto. Nel 1821 e nel 1848 si ebbero dure  rivolte contro i Borboni, che portarono al periodo risorgimentale di metà Ottocento e l’unione della Sicilia all’Italia unificata. Le diverse alleanze che si erano create tra gli aristocratici e la loro uscita dall’amministrazione dell’Isola portò ad un declino lento ma inesorabile.

 
 

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