La mandorla è il seme dell’albero
del Mandorlo. Questa è raccolta ) nel periodo agosto-settembre,
utilizzando verghe lunghe circa 3 metri o a mano. Le mandorle,
normalmente sono dolci, ma vi sono anche varietà rare di mandorle
amare. I semi del nocciolo d’albicocca vengono chiamati armelline.
Sia le mandorle che le armelline, possedendo glucosidi e
cianogenetici, se eccessivamente amare possono anche essere
velenose. D’altra parte le armelline vengono comunemente utilizzate
nella preparazione degli amaretti, a cui danno il tipico sapore.
E’ utilizzata in cucina, sia nella preparazione di dolci, sia di
piatti salati. Nei piatti salati, ad esempio, è inserita nel pesto
alla trapanese. L’uso più intenso è nella preparazioni di
pasticceria, come nei confetti, biscotti, pasticcini di diverso
tipo, e nel marzapane, con cui si realizzano dolci tipici di grande
storia.
In cosmesi
L'olio di mandorle dolci viene ottenuto dalla spremitura a freddo
dei semi. E’ molto eudermico, non comedogenico e di facile
assorbibilità, In più l’olio è ricco di vitamina E, B e minerali
vari. Viene utilizzato per ammorbidire pelli secche e sensibili,
tanto che è utilizzato frequentemente per unguenti e creme da
massaggio, aromatizzato con oli essenziali. Dà alla pelle un profumo
delicato e piacevolissimo all’odore.
La
pizzuta d’Avola
Tre sono le cultivar
tutelate nel presidio di Slow Food:
la Romana e la Fascionello e la Mandorle di Noto. Quest’ultima è
tipica della zona della val di Noto, in provincia di
Siracusa. La mandorla
Pizzuta d'Avola è una cultivar di Prunus dulcis.
In effetti fu proprio ad Avola che Giuseppe Bianca, botanico locale,
nell’Ottocento la selezionò. La fioritura dell’albero avviene,
generalmente, a gennaio, ma è solo alla fine di luglio, primi di
agosto, che il frutto maturo può essere raccolto, tramite
l'abbacchiatura. La resa del raccolto si aggira intorno al 21 e il
23%. La mandorla d’Avola è molto richiesta dall’industria
dolciaria per la preparazione dei confetti. |
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