Abbiamo visto come il comune di Solarino sia nato nel XVIII secolo.
Ciò non vuol dire che non possegga opere di grande valore artistico.
Anzi, gli stessi scavi archeologici nel territorio hanno riportato
alla luce quello che non si trova nell’abitato. Innanzi tutto, la
zona La
Contrada San Demetrio, con la sua zona
archeologica, fa il
paio con la necropoli di Cava del Rivettazzo, tutte testimonianze
degli antichi abitati. Poi vi è l’area dedicata alla figura di San
Paolo di Tarso e della sua leggenda. Questi sono: il Pozzo
di San Paolo, la Grotta di San Paolo e le rovine della
Chiesa di San Paolo, tutte collocate a
Cozzo Collura.
All’interno del centro abitato, da sottolineare la Chiesa Madre
di San Paolo Apostolo ed i palazzi signorili edificati nel
Settecento. La Cattedrale è posta sulla principale piazza del
Plebiscito (eretta sul lato sud-occidentale). Fu costruita a
partire dal Settecento, ma completata solo cento anni dopo, nel
1887. Sulla stessa piazza, dirimpetto all’edificio comunale,
sorge il Palazzo Requisenz, primo edificio costruito
nell’abitato attuale di Solarino. Il suo stile catalano ne fa il
maggiore esempio in Sicilia. Il suo pregio ha portato l'Assessorato
ai Beni culturali ed ambientali della Regione Sicilia, nel 1993, a
proclamarlo monumento nazionale d'interesse
storico-artistico. Il Palazzo dei Conti Mezio (anch’esso su
piazza del Plebiscito), fu acquistato dal comune dopo il fallimento
dei proprietari, nel 1897. Esso è stato trasformato in sede comunale
dal 1927. Attualmente ospita una stazione dei Carabinieri e l’unico
ufficio postale di Solarino. Palazzo Sipala, sempre di fattura
settecentesca, posizionato lungo il Corso Vittorio Emanuele, ospita
al suo interno, attualmente, un
bed & breakfast.
Da ricordare, tra i luoghi di maggiore interesse, i più
recenti, quali
il
Monumento ai Caduti e
l'Ospedale Vasquez, costruiti agli inizi del Novecento. L’ospedale
(degli anni venti) sorse come presidio sanitario (tale era la
volontà del proprietario) ma non entrò mai in servizio.
Tra l’architettura ed
il paesaggio si pone la vicina centrale idroelettrica
dell'Anapo, con il
suo invaso.
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