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Avola e Solarino e le mandorle di Sicilia


Le mandorle in cucina

Da Hybla Major
Ad Avola liberty
Le mandorle al Bar
Dalle mandorle al marzapane
Semi e mandorle croccanti
 
 
 
Solarino e le mandorle
L'origine del toponimo
La "Terra di San Paolo"
Una Storia non storia
Valori d'arte e architettura
I "ciarauli" di San Paolo
 
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     MANDORLE
DI SICILIA

      Nel comune di Solarino (SR)
   vengono lavorate, ogni anno,
   mandorle per circa 65000 quintali,
   pari all'80% della intera produzione
   siciliana. Possiamo denominare
   Solarino la “città delle mandorle”
.

   

    Le mandorle al Bar

   
     
     

 

 
Un bicchiere di latte di mandorla


 

 
 




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In Sicilia è comune trovare nei bar la granita di mandorla, , oltre a quelle di caffè e di fragola. Ma, soprattutto, nei bar siciliani è servito il cosidetto latte di mandorla.
L’origine del latte di mandorla è antichissima. La tradizione vuole che sia stata inventato nel chiuso dei monasteri medievali. E’ una bevanda originaria della Sicilia, ma che ha avuto una forte diffusione anche in Calabria, Campania e Puglia. La Regione Puglia lo ha introdotto nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani.

E’ una bevanda tipicamente estiva: viene servita fredda, quasi granita, ma è anche utilizzata per altre preparazioni, come, ad esempio, nel cosidetto caffè in ghiaccio.

Il latte di mandorla si ottiene mettendo in infusione a freddo mandorle precedentemente tritate e mischiate con lo zucchero per ottenerne una pasta. Si utilizzano, in genere, 2/3 di mandorle e 1/3 di zucchero, racchiusi da un telo. Le mandorle devono essere così immerse per almeno sei ore. Dopo questa operazione, il canovaccio che racchiude il prezioso contenuto va strizzato attentamente per ottenerne il “latte” delle mandorle. Successivamente quest’ultimo va tenuto in frigo.
Si utilizzano comunemente per l’operazione mandorle fresche, ma anche quelle secche possono servire allo scopo, premesso, naturalmente che esse vengano fatte rinvenire in acqua per qualche ora e attentamente pelate.

Il biancomangiare
Il biancomangiare è una ricetta d’origine francese (blanc manger), che, stranamente ha avuto diffusione in Sicilia come nella Valle d’Aosta, in due varianti: con l’uso del latte di mandorla in quella siciliana e con il latte vaccino in quella valdostana. La ricetta prende il nome dal suo colore predominante, cioè il bianco. Esiste una versione del biancomangiare anche salata.

La ricetta è d’origine medievale, circa il XII secolo, ed è legata in Sicilia alla leggenda che la vuole utilizzata in un pranzo da Matilde di Canossa, alla ricerca della rappacificazione tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV del Sacro Romano Impero

 
 

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