Posta su un declivio
collinare della provincia di Siracusa, Solarino, comune di 7800
abitanti, è il comune più piccolo della provincia e, al contempo, il
terzo (dopo Siracusa e Floridia) per densità abitativa. Il suo
territorio varia dai 390 metri s.l.m. in località Trigona, ai
120 , in contrada Macchiotta. Questa zona collinare è
denominata Val d'Anapo
, dal nome del fiume limitrofo ed è in declivio verso la
Piana di Floridia
a sud-est. A pochi chilometri dal centro di Solarino,
scorre il fiume Anapo. Questo è stato deviato in due invasi
artificiali, per produrre energia elettrica, tramite la costruzione della Centrale
idroelettrica omonima. Il bacino inferiore della Centrale
dell'Anapo ha un'ampiezza di 460 km² e un'altezza di 30 metri. Esso
contiene 7 milioni di
metri cubi d'acqua circa.Dal 2002 vi si svolge la
manifestazione Centrali
aperte.In essa, oltre a visite guidate all'impianto, si
praticano gare di
moto d'acqua e lezioni di canoa e kayak , sia teoriche che pratiche.
Per l’organizzazione e gestione di queste attività sportive è stato
creato il "Centro Nautico dell’Anapo".
Originariamente l’attività economica che si svolgeva nel comune di
Solarino era quella tradizionale della produzione agricola. Negli
anni ’60, con il boom economico, venne realizzato il
del polo
petrolchimico. Essendo nell’hinterland Solarino, come altri comuni
limitrofi cadde nella sua sfera d’attrazione. L’attività agricola ne
fu compromessa, come
l'allevamento di
bovini ed ovini, tanto che quest’ultima attività attualmente è quasi
del tutto scomparsa. Tuttavia, grazie ad operatori locali
illuminati, si è realizzata un’opera di riconversione
economica estremamente caratterizzante. Ai tipici prodotti della
terra (cereali, olive, carrube, mandorle, frutta ed ortagg) è stata
affiancata un’attività di trasformazione agroalimentare e
dell’esportazione di prodotti come dolci locali,
miele, olio e
conserve. Tuttavia, annualmente a Solarino ha luogo la “magia” che
vede convergere, nel comune, la maggior parte della produzione di
olive dell’area, per la molitura. Inoltre, nel comune vengono
lavorate, ogni anno, mandorle per circa 65000
quintali, pari
all'80% della intera produzione siciliana. Un dato che fa
riflettere. Possiamo denominare Solarino la “città delle mandorle”.
L’attività di trasformazione dei prodotti agroalimentare ha cambiato
semplici lavori agricoli, che portavano lavoro ed entrate solo
annualmente, in un’attività solida e non periodica, incrementando,
così, un’occupazione stabile. A Solarino sono stati creati
caseifici, oleifici, molini, macellerie, industrie conserviere. A
cui si aggiungono l'apicultura,
la lavorazione degli agrumi e dei prodotti ortofrutticoli.
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