Il termine Solarino è interpretato in diversa maniera. Alcuni lo
fanno risalire al romano
solaris o solarium che
significa "soleggiato"., per la sua favorevole pèosizione
geografica. Questo sarebbe comprovato dal toponimo di una contrada
dello stesso comune, che porta il nome
Soliardo, dal
latino
solis ( sole) e ardeo (avvampo, brucio, splendo), cioè
brucio per il sole, quindi "luogo assolato".
Altri ritengono che il toponimo derivi invece dal
siciliano
sularinu,
che vuol dire "solitario", La
denominazione potrebbe discendere dall’isolamento della
prima chiesa di Solarino, rimasta isolata dal borgo per lungo tempo.
Fino al 9
settembre 1920, quando per le elezioni di quell’anno, nasce la
denominazione "Comune di Solarino", il paese aveva
come nome "Comune di San Paolo Solarino". Il riferimento si
deve alla visita che San Paolo, arrivato a
Siracusa (nel 60
d.C.) , nel suo viaggio per giungere a Roma, avrebbe fatto
una visita di tre giorni
all’oppidum
situata nella zona di Cozzo Collura, nei pressi dell’attuale
Solarino. Qui il santo avrebbe battuto il piede in terra, facendone
sgorgare acqua. In tale zona scavi archeologici hanno riportato alla
luce resti di un insediamento d’epoca romana (dal II al IV secolo) e
di un antico pozzo. La contrada, a testimonianza, porta ancora il
nome Puzzu 'i San Paulu (Pozzo di San Paolo).
Secondo lo studioso P. Serafino M. Gozzo, il toponimo del paese
avrebbe perso il suo riferimento al santo di Tarso, per volontà del
sindaco, del 1922,
Carmelo Lamonica, di evidente riferimento laico. Lo stesso
ricercatore è stato a capo dell’iniziativa di recuperare l’antica
denominazione, durante gli anni settanta. Evidentemente, non se ne
fece niente. Ciononostante, fatto curioso, è che i siciliani, ancora
oggi, chiamano Solarino San Paulu
e i suoi abitanti
sampalísi (= "sampaolesi" o, addirittura, paliddi. (cioè
"paolini").
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