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Teatri ed anfiteatri romani in Sicilia

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Video sugli anfiteatri siciliani
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TEATRI ED ANFITEATRI IN SICILIA

          Teatri ed Anfiteatri sono le
   strutture dove si svolgevano gli
   spettacoli nell’età romana, dal nuovo
   teatro ai combattimenti di gladiatori.
   Come tutto l’impero, anche la Sicilia
   possiede le vestigia di quest’attività
   ludica, che purtroppo si tende a
   dimenticare. Riscopriamola insieme.

   

    L'Anfiteatro romano
    di Termini Imerese

     
     

 
   

Veduta dei resti archeologici della città antica di Himera (Termini Imerese)

Clemensfranz - 12 giugno 2006
Foto da Wikimedia Commons

 





 L'Anfiteatro romano di Termini Imerese è posto sul piano di S. Giovanni, a poca distanza dalla vecchia città, (l’antica Himera). Il rapporto con l’abitato è ancora di difficile interpretazione, nel suo gioco di assi e vie per il deflusso degli spettatori. Altrettanto incerta è la datazione della sua costruzione. Si suppone che essa vada dall'età tardo flavia a quella traianea.

L’Anfiteatro non è di grandi dimensioni (l’ellissi è di appena 98 x 75 metri), ed è in cattivo stato di conservazione. Non risulta molto alto all’esterno. Il piano dell’arena, infatti, fu scavato nel terreno e risulta più basso di 3 metri rispetto agli ingressi. Cosicché, unitamente all’arena (di (metri 53 x 30), furono ottenute sia parte del podio che la parte bassa della cavea. La parte alta di quest’ultima fu costruita in elevazione. Il prospetto dell’anfiteatro doveva avere un aspetto “modesto” con una sola fila di archi, più un attico al di sopra. Tra i resti della costruzione, purtroppo, non si sono rinvenute tracce di una possibile copertura e decorazione marmorea. In compenso, sono stati ritrovati due ingressi per la folla: uno più importante e grande a nord, di circa 4 metri, ed uno, più piccolo, di 1,25 metri, aperto ad ovest.
L’uso dell’ opus caementicium, fa ritenere che le maestranze impiegate nella costruzione fossero d’origine locale. La cavea, infatti, risulta realizzata con pezzi di pietra calcarea e mattoni, misti a sassi e terra, il tutto unito da  malta, in quantità copiosa.

Come detto, l’Anfiteatro risulta in cattive condizioni. Di esso è visibile solo la parte a nord, poiché la metà restante è occupata da abitazioni. La sua lenta distruzione parte già dal XVI secolo. In questo periodo, secondo quanto riporta il Biscari, vi venne realizzato sopra parte del castello, utilizzato poi nell'assedio spagnolo della città del 1718. La porzione rinvenuta si deve, invece, agli scavi archeologici eseguiti tra il 1909 ed il 1911, dal Salinas.

 
 

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