A Catania, scavi effettuati alla
fine dell’Ottocento hanno rivelato la presenza di un teatro
greco-romano, in pieno centro cittadino. Le ultime modifiche
apportate alla struttura risalgono, infatti, al
II secolo d. C., in età romana. Diverse
sono le ipotesi sulla data della sua costruzione. Una tradizione
interpretativa vuole che l’edificio sia di origini greche. Esso
coinciderebbe con il teatro dove avvenne l’importante assemblea tra
le
polis
siceliote, riunita
da
Alcibiade,
nel
415 a.C., allo scopo di convincere i partecipanti su una alleanza
con Atene contro Siracusa (di cui parlano numerose fonti classiche).
L’ipotesi sarebbe confermata, inoltre, dalla posizione stessa della
costruzione,
alla base di una collina, secondo la tradizione di tipo greco.
Una seconda teoria, invece, disgiunge i due teatri, confermando
l’origine romana del teatro visibile oggi a Catania. Qualcuno,
addirittura, ritiene non sia mai esistito un teatro greco etneo.
Nonostante tutto, la struttura, attualmente, è denominata dalla
popolazione come “Il Teatro greco” (da cui il nome della via
limitrofa).
La verità dagli scavi
Gli scavi del teatro, in effetti, hanno rivelato una costruzione
iniziale
con grossi blocchi di
pietra
arenaria, che presentano scritte in
greco. L’epoca
sarebbe quella del V-IV secolo a.C. In periodo augusteo (I
secolo d. C.) furono apportate successivamente numerose modifiche,
come
l'aggiunta della
scena e la riparazione delle gradinate più danneggiate con blocchi
di pietra lavica. Nel secolo II, grazie a copiosi fondi fatti
pervenire dall’imperatore Adriano, molte costruzioni etnee vennero
ampliate e arricchite. Oltre che del teatro, si parla anche delle
attigue
strutture termali, dell'anfiteatro
e di altri edifici catanesi. Il teatro, in particolare, assume una
pianta emiciclica e l’ingrandimento della scena, ai cui lati vengono
costruite due torri, che contengono le scale del complesso.
Numerosissime sono le decorazioni aggiuntevi, come colonne, fregi,
statue e bassorilievi. Il declino dell’impero romano e la sua
caduta condannarono i numerosi edifici romani ad un totale
inutilizzo. Ben presto l’area del teatro fu interessata da nuove
costruzioni, oltre ad essere sfruttata come cava di materiale per
nuovi edifici.
Tutte le parti che componevano il teatro erano
riccamente decorate e strutturate. Per prima la Scena, che possedeva
colonne di marmo, nicchie con statue, bassorilievi e finti vani
prospettici. Tra le statue ci è giunto il gruppo
scultoreo mitologico
della Leda col cigno,
una copia romana di
un originale greco del
360 a.C.
realizzato da
Timotheos.
L'orchestra (del diametro di 22 metri) era decorata con cerchi
inscritti nel quadrato. La cavea era formata da 21 file di
posti, divisi da due praecinctiones orizzontali, che
dividevano il teatro in tre parti (ima, media e summa).
La prima parte era realizzata con blocchi di arenaria
ricoperti da marmo, mentre i due anelli superiori erano stati
costruiti in opus coementitium. Verticalmente vi erano
otto scalette in pietra lavica, che creavano nove cunei. Il tutto
per un diametro di 98 metri. E’ stato ritrovato un bellissimo
bassorilievo in marmo rappresentante un delfino. Questo faceva parte
di un gruppo formato da tre delfini, utilizzato, probabilmente, come
divisorio per marcare una zona riservata. Il teatro era fornito,
naturalmente, di ambulacri e numerosi vomitoria
corrispondenti ai diversi cunei. Si suppone che sulla sommità della
scalea vi fosse un loggiato formato da colonne, simile a quello del
teatro greco-romano di Taormina. La facciata, invece, doveva essere
somigliante a quella del Teatro di
Thermae Himerae. Il prospetto era decorato inoltre da nicchie con
statue di divinità o mitologiche. Sono molte le decorazioni del
teatro che vennero trafugate per costruzioni successive, come per
l’edificazione
della
cattedrale
di Catania, del
1094, dove si possono notare colonne,
capitelli o elementi decorativi in marmo, di stile greco e romano.
Il teatro, attualmente, presenta numerose
manipolazioni e superfetazioni costruite nel corso dei secoli, tanto
che l’accesso al teatro, ora avviene attraverso una costruzione ad
un piano del XVIII secolo. Questa ospita l'antiquarium, dove sono
esposti reperti che vanno dal
I
al XVII secolo.
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