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Teatri ed anfiteatri romani in Sicilia

    IL TEATRO ROMANO
Il teatro romano
Plauto e Terenzio
    LE STRUTTURE
Gli anfiteatri
L'architettura degli anfiteatri

Giochi e spettacoli in epoca romana
    TEATRI ED ANFITEATRI SICILIANI
Il Teatro greco-romano di Taormina
Il Teatro greco-romano di Solunto
Il Teatro greco-romano di Catania
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L'anfiteatro romano di Siracusa
L'anfiteatro romano di Termini Imerese

Video sugli anfiteatri siciliani
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TEATRI ED ANFITEATRI IN SICILIA

          Teatri ed Anfiteatri sono le
   strutture dove si svolgevano gli
   spettacoli nell’età romana, dal nuovo
   teatro ai combattimenti di gladiatori.
   Come tutto l’impero, anche la Sicilia
   possiede le vestigia di quest’attività
   ludica, che purtroppo si tende a
   dimenticare. Riscopriamola insieme.

   

    Il teatro greco-romano
   di Solunto

     
     

 
   

Vista dalle rovine di Solunto

Allie_Caulfield - 25 marzo 2009
Foto da Wikimedia Commons

 




 L’antica città di Solunto, d’origine fenicia, fu fondata dai Cartaginesi nel IV secolo a.C. E’ posta sulla costa settentrionale della Sicilia, a poca distanza da Santa Flavia, nella provincia di Palermo. Florida città commerciale nel periodo ellenico-cartaginese, fu conquistata dai romani (come tutta la Sicilia), con la prima guerra punica del 250 a.C. circa. Tuttavia, già a partire dal I secolo d.C. Solunto registrò un lento abbandono, che si concluse con la dominazione araba.

Nell’ampia area archeologica dell’antica Solunto, in cui sono state ritrovate, oltre a strutture d’epoca greca, pregevoli case di patrizi romani, seguendo la Via dell'Agorà, (che qui si allarga a circa 8 metri) si giunge alla zona pubblica della città (la piazza dell’Agorà). Diverse sono le costruzioni contenutevi. Spiccano, naturalmente il Teatro ed il limitrofo bouleuterion.
La presenza di una doppia pavimentazione dell’Orchestra del teatro, indica due periodi storici. La prima, quella originale, risale al IV secolo a.C., mentre la seconda fu realizzata in età ellenistica.

Il Teatro possedeva ventuno file di gradini (oltre ai posti riservati alle autorità e alla casta nobiliare), per un diametro di circa 45 metri totali. Era delimitato da un muro di sostegno, di cui rimangono tracce nella zona settentrionale. Sia la zona dell’orchestra che la Scena, presentano diversi rifacimenti susseguitisi nel tempo. La Scena del teatro di Solunto è simile a quella visibili nel teatro di Segesta.
La costruzione, certamente non grande, poteva comunque contenere circa 1200 spettatori.
Il teatro (come ovviamente l’Odeon), oltre agli spettacoli, veniva utilizzato anche per assemblee cittadine, qualora la conduzione della città lo richiedesse.
Vicino al teatro, a sud, era eretta una costruzione rettangolare: il bouleuterion (11,30 x 7,30 metri).. In esso si riuniva il senato locale (il boulé). Allo scopo vi era al suo interno una piccola cavea di forma circolare, composta da cinque file di posti, per un totale di cento persone.
Come riportato, Solunto entrò in crisi a partire dal I secolo d.C. A testimoniarlo è la parziale copertura della zona teatrale da parte di una residenza privata romana. Simbolo delle istituzioni civiche, la zona delle assemblee fu così “sfregiata” da tale costruzione, comportamento che denota la decadenza in atto delle autorità civili.
Soprastante al teatro e al bouleuterion, era collocata un area di tipo sacro, forse l'acropoli della città.

 
 

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