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Il Teatro greco nella Sicilia classica

    IL TEATRO GRECO
Gli agoni dionisiaci
Il "canto del capro"
L'importanza della maschera
Eschilo, Sofocle ed Euripide
La commedia di Aristofane

Il teatro greco in Sicilia
Il teatro greco in Sicilia 2
    TEATRI SICILIANI
Il Teatro greco di Siracusa
Il Teatro greco-romano di Taormina
Il Teatro greco di Tindari
Il Teatro greco di Segesta
Il Teatro greco di Morgantina
Altri Teatri greci siciliani

Video sui Teatri greci in Sicilia
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IL TEATRO GRECO IN SICILIA

          Ogni anno nei principali teatri
    antichi siciliani, rivive il grande teatro
    greco, un usanza che unisce
    spettacolo, divertimento e cultura.
    In queste architetture affascinanti lo
    studio scolastico oltrepassa il tempo,
    ricongiungendosi, dopo secoli, all’arte
    drammatica di Euripide o di Sofocle.
    Sono esperienze che si devono fare
    almeno una volta nella vita…

   

    Altri Teatri greci siciliani

     
     

 
   

   Il teatro greco di Akrai (Palazzolo Acreide)

 

Clemensfranz - 28 maqggio 2006
Foto da Wikimedia Commons

 






 Il Teatro greco di Eloro
Eloro, antica città di cui rimane un sito archeologico su una collina affacciata sul mare (lo Jonio), è posta nelle vicinanze della città di Noto, in provincia di Siracusa. Fondata alle foci del fiume Tellaro, da coloni corinzi nel VIII secolo a.C., l’antica Eloro era posta sulla (successiva) "via Elorina", che la collegava con le polis di Siracusa, Kamarina e Gela.
La città di Eloro prosperò fino all’epoca bizantina. Fu distrutta, quasi per intero, durante l’invasione araba della Sicilia.
A sud, della collina, si incontra il teatro greco di Eloro, che fu realizzato sia scavando nella roccia, sia edificandolo. La sua costruzione risale alla fine del IV e gli inizi del III secolo a.C. Attualmente è in parte distrutto, a causa della costruzione di un canale di bonifica, negli anni ’30 del secolo scorso.

Il Teatro greco di Akrai
Akrai sorge a poco distanza dell'attuale Palazzolo Acreide. Fu fondata dai siracusani nel 663 a.C. Non fu l’unica: Siracusa diede vita, tra le altre, anche ad Akrillai e Kamarina. La città venne edificata su una collina, in posizione strategica, perché poteva controllare i territori e, al tempo stesso, essere facilmente difendibile da attacchi esterni.
In epoca romana, la città prese il nome di Acre (da qui il nome di Palazzolo Acreide). Akrai fu rasa al suolo dagli Arabi nel 827. Il sito, col tempo, fu ricoperta da terra e vegetazione, facendone dimenticare l’esistenza. Ne sostenne la memoria lo studioso siciliano Tommaso Fazello molti secoli dopo. Tuttavia i primi scavi nell’area vennero eseguiti dal barone Gabriele Judica, nella prima metà dell’Ottocento.
In seguito, ulteriori scavi hanno messo in luce il suo teatro, non grandissimo, ma ben conservatosi. Dietro il teatro, sono state rinvenute due grotte (antiche cave di pietra), denominate latomie, come quelle siracusane.

Il Teatro greco di Eraclea Minoa
Le rovine di
Eraclea Minoa sono ubicate nel comune di Cattolica Eraclea, della provincia di Agrigento, nella parte sud-occidentale della Sicilia. L’insediamento greco fu fondato, così narra Erodoto, da coloni provenienti da Selinunte, inizialmente con il nome di  Minoa. Eraclea Minoa cadde sotto il controllo di Akragas (Agrigento) a partire dalla fine del VI secolo a.C. Come questa, fu terreno di contesa per molto tempo tra cartaginesi e siracusani. Nel III secolo a.C. passò sotto il dominio romano, per poi essere abbandonata progressivamente dal I secolo a.C. in poi.
il Teatro della polis di Eraclea Minoa fu realizzato alla fine del V secolo a.C. Esso presenta una cavea a dieci gradoni, divisa in nove
settori, che guarda verso il mare.

 
 

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