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Il Teatro greco nella Sicilia classica

    IL TEATRO GRECO
Gli agoni dionisiaci
Il "canto del capro"
L'importanza della maschera
Eschilo, Sofocle ed Euripide
La commedia di Aristofane

Il teatro greco in Sicilia
Il teatro greco in Sicilia 2
    TEATRI SICILIANI
Il Teatro greco di Siracusa
Il Teatro greco-romano di Taormina
Il Teatro greco di Tindari
Il Teatro greco di Segesta
Il Teatro greco di Morgantina
Altri Teatri greci siciliani

Video sui Teatri greci in Sicilia
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IL TEATRO GRECO IN SICILIA

          Ogni anno nei principali teatri
    antichi siciliani, rivive il grande teatro
    greco, un usanza che unisce
    spettacolo, divertimento e cultura.
    In queste architetture affascinanti lo
    studio scolastico oltrepassa il tempo,
    ricongiungendosi, dopo secoli, all’arte
    drammatica di Euripide o di Sofocle.
    Sono esperienze che si devono fare
    almeno una volta nella vita…

   

    La commedia di Aristofane

     
     

 
   

Ritratto immaginario di Aristofane (che era in realtà calvo).

Project Gutenberg - 29 agosto 2006
Foto da Wikimedia Commons

 





 Se il dramma greco ha immortalato i miti di quella società, non bisogna pensare che la nobile arte drammatica, non avesse un’altra faccia della medaglia. Come avverrà nel medioevo, anche nell’antica Grecia esistevano gli attori poveri girovaghi (ad esempio i Filiaci), che sollazzavano il popolo nelle strade, su un palco di legno, con improvvisate opere comiche e farsesche dal lieto fine. In questo teatro estemporaneo vi erano presentati dei e uomini, eroi e gente normale, soprattutto venivano rappresentati i problemi della plebe e le sue paure, con un finale catartico in cui la complessità era sciolta in una bella risata. Così nacquero vere e proprie maschere del teatro dell’Arte, come quella del famelico, dell'ubriacone, dell’indolente, del vecchio gravato dalle disgrazie, e dell’erotico alla ricerca continua di donne.

Da questo retroterra nasce la commedia “nobile” di Aristofane (450 a.C. circa – 388 a.C. circa). Minestrone scoppiettante anch’essa di tempi,  luoghi e protagonisti, presentati contemporaneamente in un turbine comico, la commedia di Aristofane si divide, sostanzialmente, in due parti. La prima presenta i fatti e gli antecedenti, la seconda, che segue la dichiarazione di intenti del protagonista agli spettatori, porta alla conclusione, attraverso lotte, conflitti e dispute, e alla dichiarazione finale vittoriosa. Il coro interviene per raccomandare al pubblico di non avercela con l’autore e l’opera si conclude a tavola nel festeggiamento comico della buona sorte.

 
 

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