Sull’isola di Lipari, nel
complesso del castello che la domina, è collocato il
Museo archeologico regionale
eoliano. E’ il museo specifico delle isole Eolie. La gran parte,
infatti, del materiale esposto proviene da scavi effettuati
sull’arcipelago, da archeologi del calibro di Madeleine
Cavalier e Luigi Bernabò Brea. A quest’ultimo è intitolato il
museo. Il museo fu aperto nel secondo dopoguerra ed organizzato
in 40 sale, distribuite nel complesso del castello. Si organizza in
diverse sezioni, che includono: preistoria, paleontologia, periodo
classico greco-romano, epigrafia e vulcanologia. Si distingue la
sezione che presenta numerosi ritrovamenti effettuati in mare,
grazie ad una attenta opera di archeologia subacquea. Esiste,
inoltre, una specifica sezione riservata alle scoperte archeologiche
operate sulle altre isole minori eoliane.
La lunga storia delle
isole eolie, che parte dall’epoca preistorica ed arriva ad oggi, è
ben descritta e supportata da splenditi esempi riportati alla luce
nei decenni scorsi. L’intera collezione comprende, ad esempio,
sarcofagi in pietra, interi corredi funerari, vasi, cippi e
stele tombali, tutto legato alle tradizioni funebri nelle isole, ma
anche sculture, sia in marmo che in pietra,
vasi e ceramiche, maschere teatrali e statue fittili. Ogni
oggetto esposto riporta un’attenta catalogazione e descrizione, ma
soprattutto, una necessaria contestualizzazione. Tutto questo sia in
italiano che inglese, Il museo archeologico di Lipari ha delle
sezioni distaccate sulle isole di Panarea e Filicudi. Interagisce,
inoltre, con l'Antiquarium Civico di Salina.
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