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La rocca di Taormina, come attesta Diodoro
Siculo, era abitata dai Siculi, prima dello sbarco dei Calcidesi sulla
spiaggia di Naxos, prima colonia greca in Sicilia. La nuova città venne
tollerata da Dionigi I di Siracusa, di origine dorica. Scoppiata la guerra
del Peloponneso, il tiranno siracusanno mosse contro l'insediamento di Naxos
e lo distrusse. Molti coloni jonici si rifuggiarono a Tauromenion sul
retrostante Monte Tauro. “Afferma Vito Amico che la suddetta versione sulle origini di Taormina fornita da Diodoro è contraddetta nel 16° libro, quando sostiene che Andromaco, dopo l'eccidio di Naxos del 403 a.C., radunati i superstiti li convince ad attestarsi nel 358 a.C. sulle pendici del vicino colle "dalla forma di toro", e di conseguenza il nascente abitato prese il nome di Tauromenion, toponimo composto da Toro e dalla forma greca menein, che significa rimanere.” Strabone invece sostiene che Taormina abbia avuto origine dai Zanclei e dai Nassi. La città assume l'aspetto tipico delle varie colonie greche, a partire dalla costruzione dell'agorà, dall'acropoli posta al vertice del Monte Tauro e dalla costruzione del Bouleuterion per la sua amministrazione. Risale a questo periodo la costruzione del Teatro Antico (III secolo A. C.) sfruttando la morfologia della collina dove risiede. Sempre Diodoro Siculo riporta che lo sviluppo dell'insediamento fu così grande che nel 345 a.C. Timoleone da Corinto chiese agli abitanti di sostenere la libertà di Siracusa. Taormina passa sotto il governo di Siracusa e dei suoi tiranni, come Agatocle, Tindarione e Gerone. Nel 212 a.C. la Sicilia viene nominata provincia Romana. Alleatasi a Roma, Cicerone, nella seconda orazione contro Verre , rivela che la Città di Tauromenion è una delle tre Civitates foederataee e la definisce "Urbs Notabilis ". I suoi abitanti non pagano decime e possono liberamente armare navi e marinai all'occorrenza. La popolazione e la cultura di origine greca iniziano a confondersi con quella latina: i Romani iniziarono quei lavori di ristrutturazione dei reperti architettonici lasciati dai greci. Lo stesso Teatro Antico fu trasformato in anfiteatro. La città partecipa alla guerra servile (134 – 132 a.C.) e nel 36 a.C. a quella tra Sesto Pompeo e Ottaviano, ma dalla parte del primo che sarà il perdente. Alla fine della guerra Ottaviano (ora Augusto), nel 21 a.C. per ripopolare e presidiare Tauromenium vi invia una colonia di Romani, a lui fedeli e declassa la città al ruolo di semplice colonia. |
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