Akrai, nei pressi
dell'attuale Palazzolo Acreide, fu fondata nel 663 a. C. da coloni corinzi
provenienti da Siracusa, secondo Tucidide la
prima di tante altre. In realtà la fondazione della città aveva
motivazione nella necessità difensiva di Siracusa e nel controllo dei
confini meridionali e delle strade che dalla costa portavano all'interno
dell'isola. La sua importanza strategica è dimostrata dal luogo scelto per
la sua fondazione. Akrai era situata su un alto colle dalle pareti rocciose
inespugnabile, avendo tre lati su pareti scoscese e quindi difficilmente
attaccabile da eventuali assedianti. Il fatto che entrasse nella sfera
d'influenza di Siracusa è dimostrato dal fatto che
nel 263 a.C. successivamente al trattato di
pace tra Roma e Ierone II Akrai entrò a far parte dei nuovi possedimenti
siracusani, insieme a Leontinoi, Megara, Eloro, Noto e Taormina.
Akrai si sviluppò nel tempo, tanto da avere due grandi necropoli:
quella della Pinita e quella del Colle Orbo,
e lo testimoniano i monumenti rimasti, dovuti agli anni del regno di Gerone,
tiranno di Siracusa.
Poche sono le notizie giunteci. Sappiamo che marciando contro Siracusa Dione
vi si fermò nel 357 a.C., e che nel 214 a. C. vi si rifugiò Ippocrate
sconfitto dal console romano Marcello nella seconda guerra punica.
Dopo secoli di splendore, fu distrutta dagli Arabi nell’827 d.C. . Akrai e
le sue rovine furono ricoperte dalla terra e dimenticata nella memoria tanto
che d’Akrai si perse anche il ricordo del sito stesso. Fu il Fazello, per
primo, nel XVI secolo, ad individuare la posizione dell’antica città greca
nella contrada chiamata “Serra di Palazzo” o “Palazzu”. Ma I primi scavi
archeologici della zona furono condotti solo nel primo trentennio dell’800;
dal barone Gabriele Judica. Nel volume “Le antichità di Acre” da lui
scritto, si riportano le prime notizie sui ritrovamenti negli scavi
archeologici di Akrai.
Gli scavi archeologici
I primi ritrovamenti avvenuti negli scavi dei primi dell'ottocento furono il
Teatro e il bouleuterion ( la sala adibita
per le assemblee ).
Il bouleuterion, rinvenuto nel 1820, è un piccolo edificio (di circa
sessantaquattro mq) adiacente il Teatro. Ambedue servivano per le assemblee
cittadine, tanto che lo stesso bouleuterion era attrezzato con una piccola
gradinata al suo interno, con sei ordini di posti suddivisi in tre settori.
Nelle vicinanze si presuppome l'Agorà.
Il Teatro, venuto alla luce nel 1824, risale al III sec. a.C., anch'esso di
non grandi dimensioni, fu ricavato sul pendio della collina, secondo la
classica tipologia greca, ed ha la veduta verso la valle dell'Anapo. Era
suddiviso in nove settori verticali e presentava la Cavea e l'orchestra
perfettamente semicircolari.
Altri ritrovamenti sono: sulla collina a Sud l'acropoli di Akrai, con resti
di un tempio risalente al VI sec. a.C., che si suppone essere dedicato al
culto di Afrodite e un tratto della strada centrale dell'abitato di Akrai
che va da Est a Ovest. |