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Descrizione dell’impianto e delle decorazioni.
L’irregolarità del territorio su cui fu edificato il monumento ha
suggerito all’architetto imperiale, progettista dell’opera, una
soluzione che sfruttasse l’asperità dei luoghi ed i dirupi
circostanti a vantaggio di una maggiore impenetrabilità
dell’edificio. Solo il lato S-E, ed una parte del alato N-E,
sporgono sul piano. Le caratteristiche geomorfiche del sito hanno,
contemporaneamente, costretto all’edificazione di un’opera che
sacrificasse il gusto estetico a favore delle più urgenti esigenze
statiche e strutturali. Anche per questo il Castello di Milazzo si
discosta da quelli coevi.
L’imponente complesso architettonico è costituito da un recinto con
torri ai quattro angoli.
Le sue strutture si
estendono su un'area di oltre 7 ettari.
Il perimetro misura 304,59 metri, con un’altezza media di 10 metri.
Nonostante le trasformazioni e le parziali sostituzioni strutturali
avvenute nel corso dei secoli, il recinto murario è sostanzialmente
quello della città dell’ XI-XII secolo.
All’interno della fortificazione sopravvive la cosiddetta Torre
Saracena, alta 14 metri e con possenti mura dello spessore di 2
metri. I vasti ambienti configurano un palazzo che copre una
superficie di 361,20 mq. L’ingresso si apre sul lato orientale,
attraverso un piccolo cortile (37,73 mq) presso la grande torre, ove
è possibile accedervi oltrepassando un portale ogivale. Dallo stesso
cortile si scorge un altro portale ogivale, ma più piccolo, che
immette in un salone di 106,60 mq, per un’altezza di 8,50 metri.
Esso ebbe funzione di soggiorno, come testimoniano le nobili
strutture degli archi ogivali che sostengono il tetto ligneo e
l’ampia finestra ogivale. Adiacente alla grande sala si trova un
altro ambiente ampio 52,30 metri quadri.
Sebbene fosse una dimora all’interno delle riserve di caccia
dell’imperatore e avesse le caratteristiche del palazzo
residenziale, doveva comunque conservare una sua inespugnabilità
agli attacchi e possedere, quindi, anche le peculiarità difensive di
un’opera militare.
Il materiale utilizzato per la costruzione del castello ha
impoverito il suo patrimonio decorativo, costringendo alla rinuncia
della tradizione che ha segnato i tratti delle più importanti opere
sveve. A Milazzo era troppo antieconomico importare la pietra
calcarea, ottima per le decorazioni. Al suo posto si è scelta la
pietra lavica che, essendo dura ed irregolare, impone scelte e
soluzioni tradotte in uno stile povero e spoglio delle forme
finali. |
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