Palazzo Scaduto
Il
Palazzo Scaduto, è tra i più antichi costruiti a Mistretta.
Edificato in stile barocco nel
1660, ha il
portale principale decorato da due imponenti sculture
ai lati e da bassorilievi, Il Palazzo Scaduto è un chiaro
esempio di palazzo nobiliare, che è andato nel tempo ad ingrandirsi
con costruzioni e acquisizioni di edifici limitrofi. La storia
dell’abitazione inizia con il Barone Pietro Scaduto, Giurato della
Città, che lo costruisce. Alla fine del Settecento passa di
proprietà al Baroni Bosco. Al
fianco del palazzo il Barone Biagio Lipari, nel 1816, fa edificare
un corpo di fabbrica, fra l’attuale Vicolo Cuscè e la via Catania.
Il figlio del Barone Biagio Lipari, Antonino, acquisisce il palazzo
Bosco e l’area circostante. Sempre Antonino compra la limitrofa casa
beneficiale Cuscè. Nel
1826 lo stesso erigendo un nuovo corpo in via Cairoli, accorpa il
tutto, trasformando le varie proprietà in un edificio unico. Nel
palazzo della famiglia Lipari non poteva mancare lo stemma
nobiliare: sulla porta d’ingresso da via Cairoli è presente lo
stemma di un leone rampante ai piedi di un albero. All’interno
della costruzione è presente una scala barocca alla “trapanese”,
giudicata la più alta in Sicilia.
Palazzo Tita
Tra i palazzi più belli di Mistretta vi è quello della
famiglia Tita. Sorge di fronte alla Chiesa
della SS. Trinità. Fu
ricostruito nel 1885. Esso è abbellito nel prospetto da sculture da
Noè Marullo, raffiguranti putti che ne abbelliscono
i balconi. Il portale principale è ad arco e presenta sulla chiave
di volta una Medusa. Sull’estradosso sono presenti sculture di
mostri nani.
Palazzo Salamone-Giaconia
Il
Palazzo Salamone-Giaconia che prospetta sulla Piazza Concordia,
risalirebbe al Seicento, anche se fu ristrutturato nel 1865.
Anch’esso presenta sculture e bassorilievi, posti sulle mensole e
chiavi di volta. E’ decorato anche dallo stemma nobiliare della
famiglia proprietaria.
Palazzo Russo Il Palazzo Russo fu edificato nel
1775 (come testimonia
la data incisa su una pietra sottostante il tetto) dal Barone
Armao. Alla fine dell’Ottocento fu acquistato come regalo di nozze
dal Cavalier Giovanni Russo. La costruzione settecentesca ha un
chiaro riferimento barocco. Presenta un bellissimo portale a tutto
sesto riportante lo stemma nobiliare della famiglia: un aquila
rampante. Al suo interno si trova un loggiato risalente ad un epoca
sicuramente precedente.
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