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Mistretta e il destino dei comuni montani  
 

Introduzione
Il periodo greco

Il periodo romano

Il periodo medievale

Dal Rinascimento al Settecento

Dai Borboni alla decadenza

 


La Chiesa Madre
Chiese a Mistretta
Altre Chiese, altri gioielli
Nobili e palazzi
Le fontane di Mistretta
Gastronomia e festività
 
Video su Mistretta

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MISTRETTA

     A Mistretta dai 22.000 abitanti
   nell'Ottocento si è passati agli
   attuali 5.000. I comuni montani,
   dopo lo splendore della Storia, oggi
   soffrono di un ingiusto abbandono.

   

   Nobili e palazzi

   
     
     

 

 
Strada in pendenza con scale a Mistretta

Foto di filippo giordano
 

 
 





 

  Palazzo Scaduto
Il Palazzo Scaduto, è tra i più antichi costruiti a Mistretta. Edificato in stile barocco nel 1660, ha il  portale principale decorato da due imponenti sculture ai lati e da bassorilievi,
Il Palazzo Scaduto è un chiaro esempio di palazzo nobiliare, che è andato nel tempo ad ingrandirsi con costruzioni e acquisizioni di edifici limitrofi. La storia dell’abitazione inizia con il Barone Pietro Scaduto, Giurato della Città, che lo costruisce. Alla fine del Settecento passa di proprietà al  Baroni Bosco. Al fianco del palazzo il Barone Biagio Lipari, nel 1816, fa edificare un corpo di fabbrica, fra l’attuale Vicolo Cuscè e la via Catania. Il figlio del Barone Biagio Lipari, Antonino, acquisisce il palazzo Bosco e l’area circostante. Sempre Antonino compra la limitrofa casa beneficiale Cuscè. Nel 1826 lo stesso erigendo un nuovo corpo in via Cairoli, accorpa il tutto, trasformando le varie proprietà in un edificio unico.
Nel palazzo della famiglia Lipari non poteva mancare lo stemma nobiliare: sulla porta d’ingresso da via Cairoli è presente lo stemma di un leone rampante ai piedi di un albero.
All’interno della costruzione è presente una scala barocca alla “trapanese”, giudicata la più alta in Sicilia.

Palazzo Tita
Tra i palazzi più belli di Mistretta vi è quello della famiglia Tita. Sorge di fronte alla Chiesa della SS. Trinità. Fu ricostruito nel 1885. Esso è abbellito nel prospetto da sculture da Noè Marullo, raffiguranti putti che ne abbelliscono i balconi. Il portale principale è ad arco e presenta sulla chiave di volta una Medusa. Sull’estradosso sono presenti sculture di mostri nani.

Palazzo Salamone-Giaconia
Il Palazzo Salamone-Giaconia che prospetta sulla Piazza Concordia, risalirebbe al Seicento, anche se fu ristrutturato nel 1865. Anch’esso presenta sculture e bassorilievi, posti sulle mensole e chiavi di volta. E’ decorato anche dallo stemma nobiliare della famiglia proprietaria.

Palazzo Russo
Il Palazzo Russo fu edificato nel 1775 (come testimonia la data incisa su una pietra sottostante il tetto) dal Barone Armao. Alla fine dell’Ottocento fu acquistato come regalo di nozze dal Cavalier Giovanni Russo. La costruzione settecentesca ha un chiaro riferimento barocco. Presenta un bellissimo portale a tutto sesto riportante lo stemma nobiliare della famiglia: un aquila rampante. Al suo interno si trova un loggiato risalente ad un epoca sicuramente precedente.

 

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