6/13
Mistretta e il destino dei comuni montani  
 

Introduzione
Il periodo greco

Il periodo romano

Il periodo medievale

Dal Rinascimento al Settecento

Dai Borboni alla decadenza

 


La Chiesa Madre
Chiese a Mistretta
Altre Chiese, altri gioielli
Nobili e palazzi
Le fontane di Mistretta
Gastronomia e festività
 
Video su Mistretta

Bullet7blu.gif (869 byte)Bullet7blu.gif (869 byte) INDIETRO

 
         
    
MISTRETTA

      A Mistretta dai 22.000 abitanti
   nell'Ottocento si è passati agli
   attuali 5.000. I comuni montani,
   dopo lo splendore della Storia, oggi
   soffrono di un ingiusto abbandono.

   

   Dai Borboni alla decadenza

   
     
     

 

 
Ingresso posteriore del vecchio Ospedale risalente al Settecento


 

 
 





 

  Dopo i brevi governi piemontesi e austriaci, la Sicilia passò nelle mani di Carlo III di Borbone. La nuova dinastia borbonica, data l’incapacità governativa, finì per lasciare le amministrazioni locali in mano ai baroni e alla borghesia. Quest’ultima, durante il periodo ottocentesco, operò una specie di ristrutturazione urbanistica, con l’edificazione di nuovi palazzi, l’ulteriore abbellimento delle chiese, ma anche l’apertura di edifici comunali, quale la Biblioteca pubblica. Il riassetto delle competenze e delle funzioni, riaffermò la centralità del comune a livello culturale e operativo per tutti i centri limitrofi.

Il malgoverno borbonico e il regime poliziesco conseguente (del periodo di Ferdinando II) , crearono a Mistretta e in genere in tutta la Sicilia, un malcontento tale che portò la città ad insorgere nel periodo risorgimentale e alla seguente unificazione italiana nel 1860.

All’inizio del Novecento la cittadina siciliana, come molte altre, finito l’abbrivio delle lotte risorgimentali, vive un periodo di apparente solidità e benessere. I palazzi nobiliari, i circoli culturali, la biblioteca, le fiere e le feste di paese, danno un immagine bugiarda della realtà che da lì a poco esploderà gravissima: l’emigrazione dei suoi abitanti. Nell’Ottocento Mistretta contava 20.000 abitanti, oggi ne conta 5000. Le attività economiche sono col tempo diminuite sia in numero che in importanza. Nistretta oggi vive l’ingiustizia dei comuni montani. Mistretta è una perla artistica di cui, lentamente ci si dimentica. Oltre la sua millenaria storia gloriosa, oggisono presenti ben 22 chiese ancora attive e decorate con opere d’arte di notevolissimo valore, e poi palazzi nobiliari e monumenti.
Mistretta è uno dei comuni montani che sopravvivono, quasi fossero essi stessi una Riserva naturale. In tutta la sua bellezza va ricordata e riscoperta.

 

HOME