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Mistretta e il destino dei comuni montani  
 

Introduzione
Il periodo greco

Il periodo romano

Il periodo medievale

Dal Rinascimento al Settecento

Dai Borboni alla decadenza

 


La Chiesa Madre
Chiese a Mistretta
Altre Chiese, altri gioielli
Nobili e palazzi
Le fontane di Mistretta
Gastronomia e festività
 
Video su Mistretta

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MISTRETTA

      A Mistretta dai 22.000 abitanti
   nell'Ottocento si è passati agli
   attuali 5.000. I comuni montani,
   dopo lo splendore della Storia, oggi
   soffrono di un ingiusto abbandono.

   

   Le fontane di Mistretta

   
     
     

 

 
Antiche costruzioni a Mistretta


 

 
 





 

  La fontana Palo
Essendo Mistretta una città di montagna, dalle innumerevoli fonti, è molto ricca d’acqua. Da queste si alimentavano numerose fontane e l’acquedotto comunale. Dalle sorgenti dette "Virdicanne" giungeva l’acqua della fontana  detta “del Palo”, dal nome del quartiere dove era inserita.
Nel "Largo Buonconsiglio" dell’abitato, si era usi nel Seicento eseguire le impiccagioni degli eretici, da qui la denominazione “del Palo”.
La fontana venne realizzata, nel 1860, da abili scalpellini locali e dai fratelli Pellegrino.

La fontana di San Vincenzo
Sullo spiazzale chiamato "Largo Progresso" si può ammirare la fontana di San Vincenzo, così denominata dalla chiesa limitrofa. Fu costruita, nel 1875, in pietra dal mastro scalpellino Vincenzo Arcieri, artista mistrettese. Attualmente non vi sgorga più acqua, ma l’opera e la bravura dell’artista sono comunque visibili e apprezzabili.

La fontana del SS. Rosario
Accanto alla chiesa del SS. Rosario era posta l’omonima fontana. Lo spazio venne ridefinito urbanisticamente e pavimentato tra il 1868 e il 1870. In questo periodo da elementi provenienti dalla "Fontana del Fruscio" fu composta in pietra la fontana del SS. Rosario. Fu realizzata dagli scalpellini Giaimo e Cannata.
La fontana prima sita nella P.zza Vittorio Veneto fu spostata, negli anno ’60, per facilitare il percorso delle sempre più numerose automobili.

 

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