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Mistretta e il destino dei comuni montani  
 

Introduzione
Il periodo greco

Il periodo romano

Il periodo medievale

Dal Rinascimento al Settecento

Dai Borboni alla decadenza

 


La Chiesa Madre
Chiese a Mistretta
Altre Chiese, altri gioielli
Nobili e palazzi
Le fontane di Mistretta
Gastronomia e festività
 
Video su Mistretta

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MISTRETTA

      A Mistretta dai 22.000 abitanti
   nell'Ottocento si è passati agli
   attuali 5.000. I comuni montani,
   dopo lo splendore della Storia, oggi
   soffrono di un ingiusto abbandono.

   

   Altre Chiese, altri gioielli

   
     
     

 

 
Chiesa di S. Giovanni Battista a Mistretta


 

 
 





 

  La Chiesa del SS. Salvatore
La chiesa, molto piccola ed a una navata sola. Ma è senz’altro di origini antiche. Diversi studiosi ne datano la costruzione al Duecento e, comunque, in epoca bizantina. Al suo interno, infatti, si trova l’effigge del Cristo Pantokratore, rappresentazione tipicamente orientale. La chiesa è aperta e attiva tutti i giorni dell’anno.

La Chiesa di San Francesco d'Assisi
La Chiesa, originariamente faceva parte della costruzione del convento delle Benedettine, che lo cedettero ai frati cappuccini, nel 1569,per trasferirsi nella nuova costruzione del convento di S. Maria del Soccorso. I monaci ampliarono la chiesa nel 1604. Pur essendo ad un'unica navata, il tempio è ricchissimo di decorazioni, dipinti e opere scultoree in legno.

Oltre al raro Crocefisso, realizzato in legno con 68 formelle, veri e propri reliquiari, trovano posto l’Altare Maggiore in legno (creato dal Sac. Biffarella nel 1742)), la Pala della Madonna degli Angeli (opera di Scipione Pulzone, risalente al 1588), la Sacra Famiglia con Sant’Anna ed Angeli (prodotto da Antonio Catalano nel 1599), e la Deposizione (attribuita ad Antonello de Saliba sempre del XVI secolo)

La chiesa della SS. Trinità
La chiesa della SS. Trinità viene comunemente chiamata di San Vincenzo. Infatti, al suointerno vi viene adorato il Santo.
E’ di origine normanna e, nel 1101, venne ceduta dal conte Ruggero all’Abbazia calabrese della SS. Trinità di Mileto. Sul portale, del XVII secolo, si può ammirare la raffigurazione della Trinità, che qui viene rappresentata con tre figure umane simili.
Il prospetto è affiancato da due svettanti campanili, che terminano a punta conica. Essi sono rivestiti di ceramica policroma. Nel 1661, la chiesa è stata rimaneggiata, soprattutto nella sua figura planimetrica: la pianta ha assunto una conformazione quasi ellittica. Sul frontone è statua aggiunta, nell’Ottocento, la statua dell’Angelo nella bara (opera di Noè Marullo).

La chiesa di San Giovanni Battista
La chiesa come costruzione risale al Cinquecento. Sull’architrave del portale principale, infatti, vi è la data di ultimazione: precisamente il 1534. Anche la chiesa di San Giovanni Battista ha subito nel tempo delle modificazioni. Durante il periodo ottocentesco, la pianta basilicale fu trasformata in croce latina. I suoi interni vennero mutati in stile neoclassico, con colonne e pareti ricche di stucchi.
Sempre al suo interno vi sono opere molto importanti. Senz’altro il Cristo che porta la croce, realizzato con capelli veri (su dono come ex voto), molto suggestivo. E’ contenuto nella cappella a sinistra del transetto. Sempre da rilevare la tela centrale, che rappresenta "Il battesimo di Gesù" e la statua della Madonna Assunta capolavoro di Noè Marullo (realizzata in cartapesta).

Il frontale della chiesa è in stile romanico, a cui è stata aggiunta una doppia scalinata (semicircolare) che porta all’ingresso principale. Attorno a questo sono presenti  due leoni in pietra..

 

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