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  Piana degli Albanesi
  e le isole linguistiche
   
 
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 Piana degli Albanesi

 

Le isole linguistiche
La fondazione di Piana
degli Albanesi
Caratteristiche del centro
storico
La lingua arbëreshë
L'Ortodossia di Piana
La gastronomia arbëreshë
 
Il gallo-italico in Sicilia
La distribuzione geografica
del gallo-italico
Il "francese" di San Fratello
Un particolare bilinguismo
Video su Piana degli Albanesi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
       
       
       
 
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      PIANA DEGLI ALBANESI  
  
   

         Fondata nel 1488 dopo la diaspora
    albanese, inizialmente era
    denominata "Piana dei Greci" dal
    
rito greco-bizantino professato.
    Dal 1941 si chiama Piana degli
    Albanesi, ma il suo nome in
   
arbëreshë è "Hora e Arbëreshëvet",
    che vuol dire letteralmente Città
    degli Albanesi
. Insieme al

    gallo-italico è una ricchezza
    culturale in più per la Sicilia.
 

   
    Le isole linguistiche    
     
     

 
 

Panoramica di Piana
degli Albanesi. Foto scattata dal monte Maganoce


Arbereshe -

17 agosto 2006






da Wikimedia Commons
 

   Naturalmente, quando si parla di “isole linguistiche” non si intendono isole vere e proprie, ma di zone isolate o eccentriche dal resto del territorio che le comprende. Qui la lingua che si parla è quella della comunità originaria, magari proveniente dall’esterno e qui insediatasi dopo un’immigrazione, oppure che ha mantenuto forme arcaiche e non ha adottato o sviluppato modifiche storiche, avvenute nel resto territoriale. E’ un caso comune, che si riscontra, ad esempio, in tutta Europa, in molte forme e varianti.

In Sicilia si distinguono le comunità che usano la lingua arbëreshë (d’origine albanese) e quella di provenienza gallo-italica.
Tra le più importanti e conosciute colonie d’origine albanese e che parlano, tuttora, la lingua arbëreshë vi è Piana degli Albanesi (Hora e Arbëreshëvet in albanese, che significa
Città degli Albanesi). Originariamente il paese era denominato "Piana dei Greci", essendo la sua popolazione legata al rito greco-ortodosso. Nel 1941 il toponimo fu cambiato nell’attuale.

Piana degli Albanesi mantiene inalterate le sue tradizioni, come quella linguistica e religiosa. L’amministrazione comunale (essendo autorizzata) stende gli atti comunali anche in lingua albanese. E’ sede vescovile dell'Eparchia bizantina.
Il paese posto nell’entroterra palermitano, a circa 24 chilometri dal capoluogo (a 740 m s.l.m), ospita 6.500 abitanti circa. Situata nell’Alto Belice, ha una posizione geografica molto suggestiva e tra le più incontaminate. E’ posta, infatti, su una conca a margine del lago omonimo, creato con lo sbarramento del fiume Belice negli anni venti. Presenta quattro  poderose montagne, ed è cinta da spazi naturali, come il Neviere, la Grotta del Garrone e l’Honi, ma, soprattutto, dalla riserva naturale orientata Serre della Pizzuta. Per questa invidiabile posizione geografica, Piana degli Albanesi offre ai turisti la possibilità di svolgere l’escursionismo a piedi, il cicloturismo, l’equiturismo, il parapendio e il canottaggio. E’, inoltre, oasi naturalistica protetta dal WWF dal 1999.

 
 
 

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