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Piana degli Albanesi e le isole linguistiche | |||||||||||||
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Se il gallo-italico è
presente, anche, nell’entroterra siracusano e catanese, la sua zona
per eccellenza, è quella della Sicilia centrale. Tale area fu
utilizzata dai normanni nella loro avanzata contro gli arabi, come
zona fondamentale sotto il profilo militare. E’ quindi logico
trovare i loro influssi linguistici, oggi, soprattutto nella
provincia di Enna, posizionata all’interno della Sicilia. L’isola
linguistica in Sicilia comprende, nella provincia messinese, i
comuni di San Fratello, Acquedolci, San Piero Patti, Novara di
Sicilia, Fondachelli-Fantina, Montalbano Elicona, e Tripi. Sul
versante ennese il dialetto gallico viene parlato nei comuni di
Nicosia, Sperlinga, Piazza Armerina, Valguarnera Caropepe e Aidone.
In realtà la parlata ha una
diffusione molto più ampia. Come una macchia d’olio, la sua
particolare fonetica si riscontra anche nel siciliano di un’area
molto più ampia.
nella provincia di Siracusa, Ferla,
Buccheri, Cassaro;
e nella provincia di Palermo,
Corleone. |
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