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LA SICILIA DEI NORMANNI
Bullet7blu.gif (869 byte) La diaspora vichinga
Bullet7blu.gif (869 byte) La conquista dei Normanni
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La battaglia di Cerami

Bullet7blu.gif (869 byte) La Madonna e i Normanni

Bullet7blu.gif (869 byte) I Santi guerrieri ed i Normanni

Bullet7blu.gif (869 byte) Gli assedi di Troina ed Enna
Bullet7blu.gif (869 byte) Nasce il nuovo Stato moderno
Bullet7blu.gif (869 byte) Il Regno di Sicilia

Bullet7blu.gif (869 byte) Il buon governo di Ruggero II
Bullet7blu.gif (869 byte) La Cappella Palatina

 

Bullet7blu.gif (869 byte) La Cattedrale di Cefalù
Bullet7blu.gif (869 byte) La Cattedrale di Monreale
Bullet7blu.gif (869 byte) Guglielmo I e un regno di rivolte

Bullet7blu.gif (869 byte) L'Oriente di Guglielmo II
Bullet7blu.gif (869 byte) La tolleranza di Guglielmo II
Bullet7blu.gif (869 byte)  L'arte leggendaria dei Normanni
Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui Normanni

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SICILIA NORMANNA       
        I Re normanni, «tramite
     operoso fra il mondo greco-arabo
     e l’Europa… accentuano la loro
     incipiente individualità morale,
     possono svilupparsi come Italia
     ed Europa». (Gioacchino Volpe)
   
    La diaspora vichinga    
     
     

 
   

Il castello normanno di Pembroke nel Galles meridionale (GB)

Monkeyrustler  - 23 Settembre 2007 

 

 

da Wikimedia Commons

 

Mentre gli arabi s’impadronivano della Sicilia e di altri territori, avveniva, a partire dall’Europa del nord, la grande diaspora dei Normanni. D’origine vichinga, partono dalla Norvegia per insediarsi in Inghilterra, dopo la battaglia vittoriosa di Hastings del 14 otto­bre 1066. Nell’Europa nord-orientale costituiscono i regni di Novgorod e di Kiev. Passando per la Groenlandia giungono, molto probabilmente, nell’America del Nord.

Nel X secolo, mentre attaccano Parigi, assediano nel mediterraneo anche Costantinopoli.
Le ovvie capacità di navigatori li portano ad operare anche in Italia. Nel 865, saccheggio di Pisa e Luni. Successivamente si spostano nel meridione, impadronendosi della contea di Aversa e del principato di Capua, nel 1029. Partendo da questi occupano del ducato di Puglia. La regione diviene la loro roccaforte per successive espansioni, che li porteranno alla conquista della Campania e della Calabria. I Normanni, nel 1060, sono alle porte della Sicilia.
Mentre avviene tutto ciò nell’Italia meridionale, la nobiltà araba è impegnata in lotte intestine. Dopo l’avventura del bizantino Maniace, che si sviluppa tra il 1038 e il 1042, i dissapori e i contrasti tra i dominatori arabi non cessano. Finché, il signore musulmano Ibn-at-Thum­nah, dopo aver trucidato il kaid di Catania, Jbn-Meklat, e averne sposato la vedova, sorella del kaid di Agrigento, Ibn-Hawwas, pur già padrone di Siracusa, affronta militarmente il cognato. Sbaglia e perde. A questo punto l’ambizioso e insaziabile signore arabo compie il passo fatidico di chiamare in Sicilia i vicini normanni, ritenendoli solo una specie di mercenari. Questi non se lo fanno ripetere due volte:  Roberto il Guiscardo e da Ruggero d’Altavilla con le loro truppe passano lo Stretto e, nel 1060, occupano Messina.  Quanti cavalieri normanni fossero non è bene precisato. Il cronista del tempo Goffredo Malatelta li stima in 700 unità, contro ben 15.000 arabi, mentre Gioacchino Volpe addirittura ne restringe il numero a 300 normanni. E’ già la Storia che diviene Mito.

 
 
 

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