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Un'altra moltitudine di Santi guerrieri apparvero favorendo e
portando alla vittoria l'esercito cristiano. Tra questi: San
Giacomo, San Michele e Sant’Elia. a Caltagirone, il 25 luglio 1090, in occasione della
liberazione della città dai Saraceni, apparve San Giacomo, che
divenne il protettore della città con la costruzione della sua
chiesa, e ancora festeggiato il giorno stesso della vittoria. A Palermo, durante l’assedio del 1072, San Giacomo fece da
splendente messo celeste. Ad Erice, in provincia di Trapani, invocato durante
l'assedio, ecco San Giacomo con un mantello rosso e su un cavallo
bianco, portava in mano un avvoltoio. A Gratteri, in provincia di Palermo, essendo proprio il 25
luglio, giorno della sua ricorrenza, Ruggero lo invocò fervidamente.
San Giacomo apparve e gli diede l'immancabile vittoria sugli arabi. A Troina, in provincia di Enna, i Santi furono San Michele
e Sant’Elia. Con la loro imbattibile forza Ruggero, a cui erano
apparsi, prese Troina e, in loro onore, costruì nella cittadina due
chiese a loro attribuite. Il Catalano a Cerami, dove si era svolta l'importante battaglia,
e di cui abbiamo già parlato, raccolse la memoria storica orale del
posto. Tutte le altre leggende, secondo il ricercatore, hanno avuto
origine da quella di Cerami, che si diffuse in tutta la Sicilia sul
finire dell’undicesimo secolo. Questa grande ricchezza di leggende
del periodo trova risonanza nell'opera del Catalano, di Goffredo
Malaterra, dell’Anonimo Vaticano e di Simone da Lentini. |
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