Il buccellato natalizio
Tra la pasticceria tipica
natalizia, va citato il buccellato siciliano. Diffuso in tutta
l’isola, presenta varianti a secondo la zona. Il suo nome deriva dal
latino bucellatum,
che significa"sbocconcellato".. In
effetti, il doce viene consumato nell’intero periodo delle festività
natalizie. Il
buccellato siciliano è composto da una pasta sfoglia trattata
grossa, farcita da un ripieno di fichi secchi, uva passa, mandorle,
scorze d'arancia ed altri ingredienti in variante. Viene arrotolato,
in forme diverse ma, per lo più a forma di ciambella.
Il buccellato può essere ripieno o da
mandorle, unite con , zuccata (zucca candita) e gocce di cioccolato,
o con fichi secchi, unito, invece, con frutta candita e pezzetti di
cioccolato. La
ciambella viene ricoperta tradizionalmente daglassa, mentre in
pasticcieria è
ricoperto di
zucchero a velo o di frutta candita. Una volta cotto il dolce ha una
lunga durata e, per questo, viene
sbocconcellato nelle feste.
La giurgiulèna
di
Natale
La
giurgiulèna
è un dolce, d’origine araba, per lo più realizzato perle feste di
Natale. Ha una grande diffusione anche in Calabria. Nel dialetto
delle due regioni la
giurgiulèna
(giuggiulena,
gigiolena
o ciciulena)
sta ad indicare, infatti, il seme di sesamo, ingrediente principale
del dolce. Nella
preparazione i semi vengono uniti con il miele. L’impasto deve
riposare almeno 24 ore. Quindi
viene
fatto caramellare sul fuoco, per ottenere una specie di
torroncino. Alcuni aggiungono
nell’amalgama anche mandorle e scorzette di arancia candite.
I torroncini, generalmente, vengono tagliati a
forma di rombo o rettangolo, e, a volte, cosparsi di confetti
colorati.
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