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I dolci siciliani: tra gastronomia e cultura.  
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Bullet7blu.gif (869 byte) I cannoli siciliani
di Carnevale

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I dolci di Pasqua
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La cassata siciliana
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La
cuddura di Pasqua
Bullet7blu.gif (869 byte) Le cassatelle di Sant'Agata
e di Agira
 

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Bullet7blu.gif (869 byte) Video sui dolci siciliani
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Video sui dolci siciliani /2

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DOLCI SICILIANI

        Un proverbio siciliano dice:
   "Tintu è cu nun mancia a cassata
  a matina ri Pasqua
"
  ("Meschino chi non mangia cassata
  la mattina di Pasqua").

   

  La Cassata siciliana

   
     
     

 

 
Cassata siciliana.

Manutius - 6 giugno 2005
 

 
 





da Wikimedia Commons

 

  La Cassata siciliana, famosa in tutto il mondo come dolce tradizionale siciliano, rappresenta l’apice dello zuccherato. Si può passare dalla confezione più semplice a quelle baroccheggianti, con decorazioni fatte di perline colorate e numerosi e diversi frutti canditi. Al suo interno, secondo la tradizione, troviamo ricotta zuccherata, pan di Spagna, pasta reale, frutta candita e glassa esterna di zucchero.
Essendo il dolce siciliano per antonomasia, definiremmo storico, esso vanta numerose varianti che si arricchiscono di altri ingredienti, quali pistacchi, pinoli, cioccolato, cannella, maraschino o acqua di zagara.

Durante la dominazione araba, furono introdotti in Sicilia la canna da zucchero, il limone, il cedro, l'arancia amara, il mandarino e la mandorla. Essendo la pratica della ricotta di pecora risalente a tempi preistorici, i vari ingredienti si fusero.
All’inizio si trattava solo di una pasta frolla ripiena di ricotta zuccherata e infornata. Ma quando nel convento della Martorana,a Palermo, in epoca normanna, fu realizzata la pasta reale (o Martorana), l’involucro di pasta frolla fu sostituito con essa. Il dolce fu, quindi, realizzato a freddo e non più infornato. Gli spagnoli portarono nell’isola il cioccolato e la pratica del pan di spagna. Nel Settecento si registrò l’invenzione della frutta candita.

Seguendo la tradizione dolciaria delle monache siciliane, la cassata divenne il dolce particolare di pasqua, raccomandato, nel 1575, dal primo sinodo dei vescovi siciliani a Mazara del Vallo . Nel 1873, il pasticcere palermitano Salvatore Gulì, partecipando ad una manifestazione a Vienna, introdusse nella decorazione la cosiddetta zuccata, che è divenuta da allora classica per la cassata siciliana.

 

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