Il termine cuddura sta ad indicare diversi prodotti da forno
siciliani. Anticamente indicava una ciambella che i pastori o i
viandanti portavano con se infilato in un bastone. Il termine,
infatti, ha origine
dal greco kulloura che indica la "corona". Attualmente
designa il classico dolce pasquale siciliano, che ha avuto, però,
una diffusione in tutta l’Italia meridionale. La
cuddura è un biscotto,
con forme diverse, che ingloba delle uova sode (cuddura cull'ova),
simbolo della pasqua stessa. Anticamente era considerato il dolce
pasquale dei poveri, ma la facilità della realizzazione lo ha
portato sulle tavole di chiunque. Da questo dolce ha origine il
cuddureddu natalizio, cioè un biscotto farcito di frutta
secca, come fichi secchi e mandorle, realizzato a Natale per la
gioia dei bambini. Legato alla cuddura
era legata, anche, alla tradizione per cui le fidanzate la
preparavano a forma di cuore per il loro amato. Dalla tradizione
di Palazzolo Acreide il biscotto è tipico della festività di San
Paolo (29 giugno). Su di esso vengono intrecciate delle vipere, che
rappresentano l’immunità del Santo al veleno dei serpenti. La
cuddura di san Paulu viene regalato come augurio di salute e
prosperità. La Regione Siciliana ha inserito il dolce di Palazzolo
nei prodotti
agroalimentari tradizionali italiani.
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