La torta Setteveli
Tra i dolci siciliani da segnalare è la buonissima torta Setteveli
tipica di Palermo. Che sia da provare lo dimostra la vittoria
ottenuta
nel Campionato del Mondo di Pasticceria del 1997-8.
Per quanto vi
siano nell’isola diverse versioni della torta, quella classica
richiede diversi strati (da qui il nome) composti da pan di spagna
al cacao, base pralinata, crema bavarese alle nocciole, mousse al
cioccolato e ghiaccia a specchio.
I Mastazzoli beneauguranti Anche
i Mastazzoli, originari della Sicilia, hanno avuto un’ampia
diffusione nel Meridione, con varianti come per i mustaccioli
napoletani o i mustazzoli dell’area salentina, in genere. E’ un
dolce che in Sicilia viene preparato a base di fichidindia lavorati
con zucchero, vaniglia, noci tritate ciliegie e canditi. Per la
realizzazione si parte, come detto, dalla polpa dei fichidindia
etnei
che viene amalgamata e cotta, fino ad
ottenerne un impasto caramellato.
Fatto essiccare al sole per diversi
giorni, viene successivamente unito, spargendolo sopra, a noci
tritate, zucchero e vaniglia.
Nela sua origine storica
lo troviamo, appunto, nella, zona etnea della provincia di Catania.
Avendo assunto, com’è d’obbligo un significato augurale, la sua
preparazione si lega un po’ con tutte le festività. Essi venivano
anche preparati in occasione del raccolto autunnale, ma altresì
negli sposalizi in genere in Sicilia.
Il biancomangiare
Il biancomangiare è una ricetta d’origine
francese (blanc
manger),
che, stranamente ha avuto diffusione in Sicilia come nella Valle
d’Aosta, in due varianti: con l’uso del latte di mandorla in quella
siciliana e con il latte vaccino in quella valdostana. La ricetta
prende il nome dal suo colore predominante, cioè il bianco. Esiste
una versione del biancomangiare
anche salata.
La ricetta è d’origine
medievale, circa il XII secolo,
ed è legata in Sicilia alla leggenda
che la vuole utilizzata in un pranzo
da
Matilde di Canossa, alla
ricerca della rappacificazione
tra Papa Gregorio VII ed Enrico IV del Sacro Romano Impero
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