A soli 200 chilometri circa dalle
coste tunisine, sorge, in provincia di Trapani, sulla punta occidentale
della Sicilia, Mazara del Vallo. Posta alle foci del fiume Mazaro, è un
paese di 50.000 abitanti. il suo centro storico, una volta per la
maggior parte contenuto all’interno delle mura normanne, presenta una
configurazione urbanistica d’origine araba, come le
casbah, caratterizzata da un
tessuto fitto e suggestivo di stradine e stretti vicoli.
Il suo territorio è ricco di
linee d’acqua. Oltre al Mazaro è presente anche il Delia
(chiamato pure Arena), che si collega a monte col Lago Trinità,
un lago artificiale prodotto dall'omonima diga. Sono numerosi i canali
artificiali, (per l’irrigazione agricola) oltre che a fiumare, a regime
torrentizio, quali, ad esempio il Iudeo o il Bucari.
A Mazara è legata la fama di grande porto peschereccio. In effetti, è
attualmente il più importante
d'Italia ed il secondo in tutta Europa, Utilizza per gran parte
manodopera maghrebina. Ma se l’attività della pesca è preponderante,
non bisogna dimenticare i tesori d’arte che possiede. Nel giugno 2010,
infatti, l'Assessorato regionale alle Attività Produttiva, ha
riconosciuto Mazara del Vallo come “Comune
ad economia prevalentemente turistica e città d'arte”.
L’arte di Mazara
Mazara è ricca di Chiese di
bellissima fattura, a partire dalla Cattedrale che fu costruita in epoca
normanna su una moschea araba, (la Moschea Magna)
fornita di minareto, oggi modificato come campanile a cinque piani. Fu
voluta da Ruggero I, dopo la creazione della diocesi nel 1093, La
Basilica, in effetti, è stata ricostruita per la gran parte nel XVII
secolo in stila barocco (su progetto di Don Pietro Castro). E’
conservato al suo interno il gruppo statuario di Antonello
Gagini della Trasfigurazione. Come la Cattedrale
sono molte le chiese normanne rifatte in stile barocco nel XVII secolo.
Citiamo ad esempio: la
Chiesa di Santa Caterina e la Chiesa di San Michele, con annesso
convento femminile benedettino. Anche
la Chiesa di San
Francesco è un esempio di quel barocco siciliano che caratterizzò
la ricostruzione del sud-est siciliano nel XVIII secolo. La Chiesa di San Nicolò Regale (costruita nel
1124) e la
Chiesa della Madonna delle Giummare (detta anche della Madonna
dell'Alto), appartenente al XI secolo, mostrano entrambe, invece,
ancora oggi, un chiaro stile
arabo-normanno.
E’ esposto nell’omonimo museo a Mazara del Vallo il
Satiro danzante, opera d’epoca ellenistica, “pescato” da un
peschereccio di Mazara nel marzo del 1998.
Il patrono della città, insieme a San Vito, è il
Santissimo Salvatore.
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