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Mazara del Vallo e la pesca in Sicilia.  

 
Introduzione

L'alba fenicia di Mazara del Vallo

Arabi e Normanni: grandi costruttori

Mazara del Vallo nel basso Medioevo

Gli Aragonesi e la Guerra dei Novant'anni

Il Satiro di Mazara, ambasciatore d'Italia

 

Lo zolfo del Porto di Licata

Porto Empedocle, il Porto di Agrigento

 


Il Porto di Pozzallo e la Torre Cabrera
La vita semplice di Portopalo di Capo Passero
 
La bottarga di Marzamemi
Le "cozzole" dei laghi di Ganzirri
La pesca del pescespada nello Stretto di Messina
Ristrutturare Tonnare abbandonate
 
Video su Mazara del Vallo
Video sulla pesca in Sicilia

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MAZARA DEL VALLO

      "Sono tornato a farvi sentire
    cosa fece il Conte Ruggero,
    che adorava Cristo e la Sua fede,
    insieme a quattrocento cavalieri.
    C'erano a Mazara tanti saraceni,
    solo Mokarta alzava gli stendardi.
    Ci fu una guerra, l'avete sentito dir
    Perse Mokarta, e chi vinse? Ruggero. 
   
(brano dei cantastorie ritrovato da G. Pitrè)

   

   La bottarga di Marzamemi.

   
     
     

 

 
Marzamemi (SR)

Vance971 - 24 Novembre 2009
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

  Il territorio di Marzamemi è diviso fra comuni di Noto e Pachino.
Sorto come agglomerato delle abitazioni dei pescatori ha sempre mantenuto questa vocazione marinara. Ancora oggi l’attività principale è la pesca e la lavorazione dei suoi prodotti. Sorto probabilmente in epoca araba, deriva da questi il suo nome: da Marsà al-hamām, che significa "Baia delle Tortore". Infatti la zona è punto di passaggio delle emigrazioni delle tortore.
Tra le eccellenze della cittadina è la Tonnara, tra le più significative della Sicilia. Importante già durante la dominazione araba, fu venduta,
nel 1630, al Principe di Villadorat. La nobile famiglia ampliò e incentivò la Tonnara con la costruzione di nuovi fabbricati. Per far ciò fece venire da Avola e da Siracusa delle esperte maestranze, che in seguito vi si insediarono. Nel 1752 furono edificati il palazzo e la chiesa della Tonnara di Marzamemi, oltre a numerose abitazioni dove alloggiavano i marinai del luogo.
Gli abbondanti pescati portarono nel 1912 alla costruzione di uno stabilimento per la lavorazione del tonno, inizialmente messo sotto sale e successivamente sott’olio. I prodotti ittici, ma anche quelli vinicoli venivano distribuiti ln Italia ma anche all’estero. Il trasporto avveniva via mare, ma soprattutto per ferrovia, essendo stata Marzamemi fornita di una stazione. Lungo l’arteria ferroviaria, Marzamemi era raggiungibile da Siracusa e Noto, e, oltrepassando la Riserva di Vendicari, si arrivava fino a Pachino.

Tra i prodotti ittici più rinomati di Marzamemi vi è la bottarga di tonno rosso, lavorata ancora con metodi antichi, che risalgono al tempo arabo-normanno.
La bottarga è costituita dalle uova del pesce femmina, che
vengono estratte e lavate,salate ed essiccate, e che si ricava dalle gonadi del tonno e del muggine (quella di tonno ha un gusto più forte). Da un tonno di oltre 100 chili si ricava circa un chilo di uova.
In Sicilia, come in Sardegna, la bottarga viene servita per antipasto, tagliata a fettine sottilissime e condita con un filo d’olio o su crostini caldi. Viene utilizzata anche per gli spaghetti alla bottarga, grattuggiata sopra come fosse parmigiano. A Trapani si scioglie, invece, la polvere di bottarga in un bicchiere d’acqua calda in cui sono stati cotti gli spaghetti e aggiunta agli stessi. L’uso e le ricette sono comuni anche nel resto dell’Italia tirrenica. In Sicilia ci si è spinti a condirne la pizza.La bottarga è un alimento  ricco di proteine.

E’tra gli alimenti più antichi. Si pensa abbia origini fenicie, ma sono gli arabi, famosi per la loro arte gastronomica, che ne incentivarono la diffusione nel Mediterraneo. Lo rivela anche il nome, che deriverebbe dall’arabo butārikh ( appunto “uova di pesce salate”).
Originariamente la bottarga del tonno spettava di diritto al pranzo dei pescatori
Oltre a Marzamemi viene prodotta in Sicilia (che
ne ha regolamentato la produzione) anche a Favignana, Trapani e San Vito Lo Capo.  La bottarga siciliana è stata inserita tra i Prodotti agroalimentari tradizionali della Sicilia, riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali.

Negli ultimi tempi Marzamemi è divenuta una meta turistica di tutto rispetto. Questo grazie alle sue meravigliose spiagge e la dotazione di nuove strutture ricettive. Tra le celebrazioni tradizionali a Marzamemidi grande effetto e suggestione vi è la celebrazione di San Francesco. Naturalmente, queste si svolgono principalmente in mare: la processione di barche, una regata e la cuccagna a mare.
Altro evento di forte richiamo è il Festival del Cinema di Frontiera, che si tiene dal 2000 nella cittadina marinara. Non per niente a Marzamemi il regista Gabriele Salvatores, nel 1993, vi  ambientò il suo film “Sud” (tra i principali attori:
Silvio Orlando, Claudio Bisio e Francesca Neri).
 

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