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Mazara del Vallo e la pesca in Sicilia.  

 
Introduzione

L'alba fenicia di Mazara del Vallo

Arabi e Normanni: grandi costruttori

Mazara del Vallo nel basso Medioevo

Gli Aragonesi e la Guerra dei Novant'anni

Il Satiro di Mazara, ambasciatore d'Italia

 

Lo zolfo del Porto di Licata

Porto Empedocle, il Porto di Agrigento

 


Il Porto di Pozzallo e la Torre Cabrera
La vita semplice di Portopalo di Capo Passero
 
La bottarga di Marzamemi
Le "cozzole" dei laghi di Ganzirri
La pesca del pescespada nello Stretto di Messina
Ristrutturare Tonnare abbandonate
 
Video su Mazara del Vallo
Video sulla pesca in Sicilia

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MAZARA DEL VALLO

      "Sono tornato a farvi sentire
    cosa fece il Conte Ruggero,
    che adorava Cristo e la Sua fede,
    insieme a quattrocento cavalieri.
    C'erano a Mazara tanti saraceni,
    solo Mokarta alzava gli stendardi.
    Ci fu una guerra, l'avete sentito dir
    Perse Mokarta, e chi vinse? Ruggero. 
   
(brano dei cantastorie ritrovato da G. Pitrè)

   

   Ristrutturare Tonnare
   abbandonate.

   
     
     

 

 
Capo di Milazzo e lo Stretto di Messina (estate 2010), immagine scattata da un aereo

Pequod76 - 1 Agosto2010
 

 
 



da Wikimedia Commons

 

  La Tonnara di Bordonaro a Palermo.
Prima che i tonni mutassero la rotta delle loro migrazioni, la pesca del tonno era attività comune a molte città e cittadine siciliane. Ognuna aveva la sua brava tonnara. Oalermo ne aveva tre: quella di Bordonaro, la Tonnara Florio e la Tonnara di Mondello (non più esistente).

La Tonnara di Bordonaro sorge nel quartiere Vergine Maria di Palermo. Fu costruita nel XIV secolo (come la Tonnara Florio). Nel XV secolo, con l’edificazione della torre militare anch’essa entrò a far parte del sistema difensivo sviluppato lungo le coste siciliane.
Nello scorso secolo, negli anni ’50, la Torre Bordonaro fu dismessa e lasciata decadere. Solo di recente è stata restaurata ed utilizzata come luogo per concerti estivi. Essa contiene anche  un ristorante ed un bar. Dall'inizio dell'estate del 2006, col nome "Kursaal Tonnara - Vergine Maria" è divenuta, quindi, un nuovo luogo d’incontro peri palermitani.

 

Il Tono ed il suo museo a Milazzo.
Viene comunemente chiamata “Tono”, l’antica tonnara posta a ponente a Milazzo. L’edificio, già pulsante di vita e attività, ci è giunto con rifacimenti vari, anche dei materiali o tecniche di costruzione succedutesi nel tempo. Le stratificazioni delle murature sono perfettamente visibili anche al suo esterno. I magazzini hanno diverse aperture, sia lato strada che lato mare. Quest’ultime, in particolare, ci narrano quando le imbarcazioni, utilizzate per la pesca del tonno, venivano tirate a secco e conservate al suo interno.

Nell’edificio, che occupa circa 1.000 metri quadrati, è stato organizzato il museo della tonnara e delle attività marinare di Milazzo.
Nella sezione della tonnara con antiche fotografie, testi, oggetti, modellini ed attrezzature varie si narra la vita che si svolgeva all’interno dell’edificio ai tempi in cui esso era ancora operante.
Nella sezione marinara è conservata la memoria di quello che fu l’andare per mare. L’attività nautica si svolgeva con mappe, carte nautiche e di rilievo, disegni e strumentazioni varie come bussole o sestanti. Oggi questa parte del museo è arricchita dai ritrovamenti di archeologia subacquea, molto praticata nel mare milazzese.

 

Un progetto per la Tonnara di Santa Panagia (SR)
A nord di Siracusa è posta la Tonnara di Santa Panagia, che deve questo nome all’omonimo promontorio dove è situata. Se gli edifici che la compongono risalgono al Settecento, con molta probabilità sono stati costruiti su un impianto precedente il terrificante terremoto del 1693 che distrusse la Sicilia sud-orientale.
Come per molte Tonnare anche quella di Santa Panagia è rimasta attiva fino agli anni cinquanta del secolo scorso. La sua chiusura si deve, più che all’uso prescritto di reti volanti per la pesca del tonno, alla costruzione nelle vicinanze di industrie e raffinerie chimiche. E’ inutile dire che la tonnara è in grave decadenza.

Per il vento impianto è stato redatto un piano per la sua trasformazione in museo regionale Paleontologico, che sarebbe il primo in Sicilia. Il progetto è della Regione Siciliana.
Intanto la chiesetta rupestre, l'oratorio di Santa Panagia, situata nei pressi, è stata affidata ad un'associazione ambientalista, che cercherà, con un restauro, il miglioramento della sua fruizione e  conoscenza.
 

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