Il pescespada (Xiphias
gladius)
è un pesce
predatore e migratore, presente nelle acque calde o temperate del
pianeta, quindi nelle zone tropicali, subtropicali degli oceani.
Chiaramente è presente nel Mediterraneo, ma anche nel Mar Nero, nel
Mare di Marmara e Mar d'Azov. E’ un predatore e mangia di
preferenza sgombri, barracuda, pesci volanti, clupeidi e molluschi
cefalopodi., ma è anche, a sua volta, preda dello squalo mako, oltre
che dell’uomo. E’ tra i pochi pesci a “sangue caldo” (10-15 gradi
superiore all'acqua). La sua struttura molto rigida (ha le pinne
e la coda dure), che, essendo anche agile e forte,gli permettono
d’essere molto veloce, per la caccia, e resistente per le lunghe
migrazioni. Il suo elemento caratterizzante è ovviamente la spada,
lunga fino ad un terzo della lunghezza del corpo. Essendo costituita
da materiale osseo è molto pericolosa sia se usata per l’offesa che
per la difesa. E’, tra l’altro, un oesce di grandi dimensioni.
Raggiunge i 4,5 metri e pesa mediamente sui 400 chilogrammi.
In alcuni scavi archeologici di villaggi preistorici risalenti
all'età del bronzo, oltre a scheletri umani, tra i rifiuti del
pranzo si sono trovate delle ossa di pescespada, che ne attestano la
pesca già in tempi arcaici. Quella, in particolare, nello Stretto di
Messina è attestata fra il XVII ed il XV secolo a.C., e si svolgeva
sotto la rupe di Scilla. La pesca di esso è stata considerata, quasi
una lotta tra uomo e pesce. Ecco perché questa caccia al pesce, si
è, con il trascorrere dei secoli, codificata e ritualizzata.
Infatti, nelle acque dello Stretto è praticata solo da maggio a fine
agosto, secondo regole antiche. Oltre che sul versante
siciliano, anche su quello calabrese avviene la medesima pesca,
soprattutto nelle cittadine di Villa San Giovanni, Palmi, Scilla e
Bagnara Calabra. La pesca ha luogo, non solo con specifiche regole,
ma anche con le tradizionali imbarcazioni denominate in vario modo,
quali Passerelle, Feluche, o più diffusamente
Spatare,
Così come nelle acque dei Caraibi si svolge la pesca sportiva dei
marlin (simile al pescespada), anche nelle acque del mMediterraneo
si svolge questo tipo di pesca, che piace molto ai pescatori
professionisti. Il metodo di pesca che utilizza le spadare, una particolare rete che
veniva utilizzato nel Mediterraneo proprio nella pesca del
pescespada, è stato, invece, rigidamente vietato, poiché vi
rimanevano impigliate le tartarughe marine
(specie in estinzione) ed i cetacei. Il divieto è arrivato
dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite e dall'Unione europea.
La carne del pescespada si mangia a fette arrostite in varie
ricette, affumicate in carpaccio, o crude nel sashimi giapponese.
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